“Nemmeno un aperitivo in santa pace!”, lamenta Matteo Bassetti. Il direttore della Clinica di malattie infettive del San Martino di Genova ha raccontato sui social dell’ “ennesima violenta aggressione verbale” da parte di un gruppo di No Vax e No Green Pass. È successo in pieno centro, nel capoluogo ligure, nel fine settimana. Bassetti è tra gli esperti più presenti e interpellati sui media dall’esplosione della pandemia da covid-19, due anni fa. Con sicurezza ha descritto gli aggressori come “studenti”.

Il virologo ha raccontato che era con la moglie, in via XX Settembre, centro di Genova, quando è stato aggredito. “Ieri sera ho subito l’ennesima violenta aggressione verbale da parte di un manipolo di No Vax No Green Pass, o quello che erano, mentre ero seduto ad una tavolino in via XX Settembre, la principale via di Genova, per un aperitivo con mia moglie. Un attacco vile, gratuito, in un contesto della mia vita privata in cui, l’unica mia colpa, era quella di godermi il venerdì sera nel centro cittadino”.

“Questi personaggi con un attacco simile (al grido di ‘Bassetti vattene da Genova’) per l’ennesima volta dimostrano quanto poco gli importi del vaccino, della salute, del benessere sociale, in quanto il loro scopo è soltanto quello di fomentare odio nei miei confronti e di tutti i sanitari e turbare la tranquillità dei cittadini”. Il post lancia anche una frecciata, senza mezzi termini, alle istituzioni: “Ciò che mi rammarica di più è che, nel corso di questi due anni in cui vengo spesso brutalmente attaccato con ogni tipo di insulto, una parte anche della politica cittadina genovese non abbia mai speso una parola di solidarietà. Meditiamo. Personalmente, continuerò a lottare per quei valori di libertà, anche di espressione, che mi hanno sempre animato. Avanti a testa altissima”.

All’AdnKronos Bassetti ha raccontato che stava aspettando il sushi, con la moglie, che avrebbe portato al figlio ricoverato in ospedale dopo un intervento. “Ci eravamo seduti un attimo a bere una cosa, era anche un momento di debolezza e quando questi studenti si sono avvicinati urlandomi di andar via da Genova, perché la mia città non mi vuole, è stato brutto. Un momento di una bassezza rara, che peggio non poteva coincidere con i due anni dall’inizio della pandemia”. Per Bassetti, complice del clima, è anche la magistratura: “Mi auguro che qualcosa facciano gli inquirenti, perché se a questa gente sarà fatto un processo tra 5 anni non servirà a nulla. Ci vogliono dei processi rapidi con pene esemplari. Un Paese civile è un paese che sa far rispettare la legge per tutti, non solo per qualcuno: di qualunque colore politico”.

Per le minacce che aveva ricevuto dai No Vax a Bassetti, lo scorso giugno, era stata assegnata una scorta della polizia. I messaggi che aveva ricevuto l’esperto avevano riguardato anche la famiglia. Lui aveva detto che non avrebbe indietreggiato “di un solo millimetro dalle mie posizioni a favore dei vaccini e della Scienza”. Il virologo – che ha appena pubblicato il libro Il mondo è dei microbi, per la casa editrice Piemme – si è inoltre espresso di recente a favore della rimozione del Green Pass, almeno in determinate circostanze, qualora il 31 marzo non dovesse essere prorogato lo stato d’emergenza. “Ho sempre pensato che il Green pass fosse uno strumento straordinario per far vaccinare le persone, l’ho sempre sostenuto e mi pare abbia raggiunto il suo scopo. L’obiettivo del Green pass era arrivare al 90% di persone vaccinate. Non credo che mantenendolo faremo vaccinare qualcun altro, c’è uno zoccolo duro che non si vaccinerà”.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.