Il bollettino quotidiano dell’emergenza coronavirus in Italia diffuso dal ministero della Salute riporta che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 101.762 nuovi casi e 227 decessi a causa delle complicazioni del contagio. Il dato è stato calcolato su un totale di 612.821 tamponi tra molecolari e antigenici effettuati e processati. Il tasso di positività sale al 16,6% contro il 15,7% di ieri.

I positivi riportati nel bollettino di ieri erano stati 155.659 su un totale di 993.201 tamponi e 157 i decessi. I ricoverati in totale in Italia sono a oggi 17.946, 704 in più rispetto a ieri. Di questi in terapia intensiva sono 1.606, con un aumento di 11 unità. In isolamento domiciliare si trovano 1.986.651 persone, 59.914 in più nelle ultime 24 ore. Tra dimessi e guariti si contano 5.410.482 persone, in aumento di 56.560 unità. Il totale delle persone attualmente positive in Italia è di 2.004.597, cioè 60.618 in più rispetto all’ultimo rilevamento.

Le vittime causate dal contagio dall’esplosione della pandemia sono state 139.265, i contagiati in totale 7.554.344. Da oggi in vigore le nuove regole, attivate dal decreto dello scorso dicembre a prescindere dal colore delle zone, legate al Green Pass Rafforzato, quello che si ottiene soltanto con la vaccinazione: la certificazione è necessaria per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico o privato di linea; per gli impianti di risalita nei comprensori sciistici; per bar e ristoranti al tavolo e al banco anche all’aperto; per alloggiare nelle strutture ricettive e usufruire dei servizi di ristorazione interni; per l’attività sportiva e motoria in palestre, piscine e centri natatori; per mostre, musei e altri luoghi della cultura come centri culturali, sociali e ricreativi; per feste conseguenti a cerimonie civili e religiose, sagre e fiere, convegni e congressi; per centri benessere e termali, parchi tematici e di divertimento.

La situazione Regione per Regione: 17.581 casi, 61 decessi in Lombardia; 14.194 casi, 16 decessi in Emilia-Romagna; 13.107 casi, 25 decessi in Campania; 9.440 casi, 19 decessi nel Lazio; 8.571 casi, 13 decessi in Piemonte; 7.803 casi, 23 decessi in Sicilia; 7.492 casi, 24 decessi in Veneto; 5.790 casi, 18 decessi in Toscana; 2.813 casi, 2 decessi in Puglia; 2.372 casi, 1 decessi in Abruzzo; 2.204 casi, 5 decessi in Liguria; 1.792 casi, 4 decessi in Sardegna; 1.616 casi, 5 decessi in Calabria; 1.601 casi, 4 decessi in Friuli Venezia Giulia; 1.164 casi, 1 decessi nella Provincia Autonoma di Trento; 1.135 casi, 2 decessi nella Provincia Autonoma di Bolzano; 1.063 casi, 4 decessi i Umbria; 879 casi, 0 decessi nelle Marche; 450 casi, 0 decessi in Valle d’Aosta; 393 casi, 0 decessi in Molise; 302 casi, 0 decessi in Basilicata.

Da oggi passano inoltre in Zona Gialla altre quattro Regioni: Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo e Valle d’Aosta. E sono in tutto 15, nella fascia, tra Regioni e Province Autonome. Da oggi in Italia cambiano anche i tempi per la somministrazione della terza dose, booster, del vaccino anti-covid: si passa da cinque a quattro. E alla dose aggiuntiva potranno accedere anche i ragazzi tra i 12 e i 15 anni. Le somministrazioni condotte in totale a oggi sono oltre 115 milioni, l’83% della popolazione over 12 anni ha completato il ciclo e oltre 23milioni 174mila persone ha ricevuto la terza dose addizionale di richiamo.

“La probabilità superiore al 50% che in 4 settimane si raggiunga una saturazione pari al 30-40% delle aree mediche, se il trend si mantiene come quello attuale, è presenta in molte regioni”, ha dichiarato nei giorni scorsi il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. “La mappa ci mostra una fortissima circolazione del virus in tutte le zone del paese. C’è una forte crescita ovunque eccetto la provincia di Bolzano. È una crescita dei casi Covid soprattutto nella fascia d’età 20-29 anni, seguita da quella 10-19 e 30-39, ma cominciano ad essere coinvolte anche le fasce d’età più avanzate e questo è un elemento su cui occorre particolare precauzione. C’è stato invece un rallentamento della crescita della curva tra i 5 e 11 anni ma c’è comunque la necessità di ricoveri ospedalieri anche per la fascia sotto i 19 anni”.

L’inviato speciale per il covid dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) sostiene che la situazione continuerà a essere difficile per i prossimi tre mesi “almeno” ma “possiamo intravederne la fine”. Si vede insomma la luce in fondo al tunnel. “Temo che siamo lungo una maratona ma non c’è modo di dire che siamo giunti alla fine, possiamo intravedere la fine all’orizzonte ma non ci siamo ancora. E ci saranno turbolenze prima di arrivarci”. Regno Unito e Spagna intanto valutano misure, un nuovo piano per passare dalla pandemia all’endemia: ovvero una nuova strategia per convivere con la covid-19.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.