Viviana Bottaro è la prima medaglia olimpica italiana nel Karate. Ha vinto il bronzo nella categoria kata femminile alle olimpiadi di Tokyo. Nella finale per il bronzo della specialità che simula le movenze di un combattimento, Bottaro ha ricevuto un punteggio di 26.48 contro il 25.40 della statunitense Sakura Kokumai. È la prima medaglia olimpica italiana nel karate, disciplina che ha debuttato ai Giochi in questa edizione.

Viviana ha 33 anni, è nata a Genova, e da 15 anni è in cima alle classifiche di questa storica arte marziale giapponese. Si è già aggiudicata 26 medaglie tra Europei e Mondiali di cui 3 oro, 10 argento e 12 bronzo. Atleta delle Fiamme Oro sin da piccola si è avvicinata a questa arte marziale che unisce spirito e corpo. A 6 anni già era sul tatami con la sorella Valeria, entrambe spinte dai genitori che volevano che le figlie sapessero cavarsela da sole in ogni situazione, anche nella difesa.

“Sono quel che sono grazie a quel che ero. A pensarci bene il mio sogno è partito proprio da qui”, scrive Viviana su Instagram postando la foto di lei bambina con il kimono.
Poi la grande emozione delle olimpiadi di Tokyo. “Allora io vado eh !? Ciao Italia”, scriveva accanto alla foto di lei in partenza in aeroporto.

Viviana Bottaro of Italy competes in the ranking round of the women’s kata for Karate at the 2020 Summer Olympics, Thursday, Aug. 5, 2021, in Tokyo, Japan. (AP Photo/Vincent Thian)
Viviana Bottaro of Italy competes in the elimination round of the women’s kata for Karate at the 2020 Summer Olympics, Thursday, Aug. 5, 2021, in Tokyo, Japan. (AP Photo/Vincent Thian)

Il successo lo ha ottenuto con anni di allenamento duro e continuativo. Prima a Genova con il maestro Claudio Albertini e poi con la maestra Roberta Sodero, la sua allenatrice nel club e con l’Italia. Ha sempre dichiarato di essere “un’atleta professionista a tempo pieno. La mia mente è dedicata a questo obiettivo e mi alleno tutti i giorni, con sedute anche doppie, dal lunedì al sabato. Riesco a competere a certi livelli solo grazie alla Polizia, che mi sta mettendo nelle condizioni ideali”.

Si è allenata anche in Giappone con alcuni dei maestri giapponesi che tramandano la tradizione delle arti marziali di padre in figlio. “Arigato kozaimas. Una settimana di allenamenti intensi in un ambiente speciale. Grazie al sensei Y. Hasegawa per la sua competenza ma soprattutto per la sua persona”, scriveda dopo il suo ultimo viaggio.

In palestra ha incontrato anche il suo grande amore, Nello Maestri, ex karateka azzurro oggi allenatore. Sono fidanzati da 5 anni e lo scorso luglio hanno annunciato le loro nozze a settembre. Per Tokyo si sono allenati insieme. “Casa non è dove dormi. Casa è la pelle di chi, quando ti abbraccia, ti fa sentire al posto giusto”, ha scritto qualche tempo fa Viviana su Instagram pubblicando una foto insieme a Nello. Maestri ha lasciato la carriera agonistica nel 2019, dopo il bronzo mondiale a squadre vinto a Madrid 2018. “Viviana è una grande campionessa e io sarò li ad applaudirla perché sono certo che farà bene”, aveva detto Maestri prima dei Campionati Europei 2019 in Spagna.


Nel 2019 in occasione del suo addio alla carriera agonistica, Maestri aveva parlato della sua relazione con Viviana: “Da compagni di Nazionale e da tanti anni, abbiamo scoperto l’amore che ci unisce. Siamo diventati una coppia. Stiamo progettando qualcosa di importante”, riportava Il faro online. Durante la presentazione della squadra olimpica Fijlkam al Salone d’Onore del Coni lo scorso 12 luglio, Nello e Viviana hanno annunciato il matrimonio, con tanto di anello di fidanzamento al dito dell’atleta azzurra: “Siamo stati compagni di Nazionale e abbiamo condiviso poi gli ultimi mesi di qualificazione olimpica. Ho la fortuna di essere con Viviana, sia in casa che nei giorni di raduno. Una fortuna essere vicini. Dopo le Olimpiadi ci sarà un appuntamento importante per noi, che abbiamo tanto voluto”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.