Quello sfoggiato da Jannik Sinner a Wimbledon, a bordo campo, è un borsone appositamente realizzato da Gucci per il campione. Si tratta di un esemplare unico, che riporta le iniziali del grande giocatore di tennis: un accessorio, dunque, di pregio, realizzato dal marchio italiano per questa occasione.

Sinner, infatti, come ha annunciato il marchio via Twitter, è il nuovo ambasciatore della moda firmata Gucci. La sua mise non è passata inosservata, naturalmente, sui social: il borsone, abbinato al bianco tradizionalmente richiesto da Wimbledon è un dettaglio che colpisce.

E scoppia la polemica: eleganza o ostentazione? Sinner non è certamente il primo ad utilizzare accessori di famosi marchi, sul campo da gioco. Quel che colpisce, in questo caso, è che non si tratta di un marchio di abbigliamento sportivo, ma di alta moda. Del resto, il tennis è sport che storicamente richiede eleganza: il campo britannico ha un rigido dress code, sia per i giocatori che per il pubblico. La regola dell'”all white” è in vigore dal 1877, infatti, con qualche recente deroga, come la possibilità per le atlete di vestire pantaloncini scuri in caso di ciclo mestruale. E il marchio di moda ha dovuto collaborare con ITF, ATP e la stessa organizzazione di Wimbledon per rispettare i dettami del dress code.

Sinner, dunque, diviene oggetto delle critiche degli utenti social: “Lo sport dovrebbe essere qualcosa di trasversale e non essere collegato al lusso inaccessibile”, scrive qualcuno. “Tutti gli sport possono essere di lusso o no. Wimbledon sinceramente la vedo dura che non lo sia”, risponde qualcun altro.

Una cosa è certa: punto, set e partita vanno a Gucci, il primo marchio di lusso a scendere sul campo verde di Wimbledon.

Redazione

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