Le parole di Volodymyr Zelensky risuoneranno dal palco del teatro Ariston di Sanremo, dove da domani martedì 7 febbraio inizierà la 73esima edizione del Festival della canzone italiana, ma non ci sarà alcune videomessaggio del presidente ucraino.

La partecipazione del numero uno di Kiev, che da settimane ha innescato polemiche accese sull’opportunità della sua presenza al Festival, si limiterà infatti ad un breve testo scritto che verrà letto sul palco da Amadeus.

A chiarirlo è stato il direttore dell’Intrattenimento Rai Stefano Coletta nella prima conferenza stampa della settimana sanremese.

Coletta ha spiegato che, dopo lunghi contatti con l’ambasciatore ucraino in Italia Melnyk, “siamo giunti alla definizione dell’intervento del presidente ucraino ieri, non invierà un video ma un testo” che sarà letto sul palco da Amadeus.

Un confronto tra le parti che è andato avanti dalla messa in onda dell’intervista realizzata da Bruno Vespa al presidente ucraino, nel corso della quale Zelensky ha mostrato interesse a “parlare agli italiani e quindi siamo stati informati io e il direttore artistico Amadeus”. “Attraverso l’ambasciatore mi ha fatto sapere che aveva piacere di scrivermi una lettera e la leggerò esattamente come mi arriverà”, ha aggiunto lo stesso conduttore del Festival in conferenza stampa.

Quanto a presunte operazioni di censura da parte della tv pubblica allo stesso Zelensky, Coletta a proposito di un possibile controllo preventivo della Rai sul messaggio del numero uno di Kiev ha sottolineato che “poter censurare il presidente mi sembra complicato”.

Il controllo di noi dirigenti è preventivo alla messa in onda di ogni programma, ma sorrido all’idea di un dirigente Rai che possa censurare un presidente“, ha aggiunto Coletta, spiegando di “non avere ancora contezza dei contenuti, saremo più puntuali nei prossimi giorni”.

Redazione

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