Un progetto congiunto della Città della Salute e della Scienza di Torino e del Politecnico di Torino mira a innovare il monitoraggio e la gestione della malattia di Parkinson attraverso l’integrazione di tecnologie digitali e algoritmi di Intelligenza Artificiale. Il focus dell’iniziativa è la rilevazione in tempo reale dei sintomi motori, con l’obiettivo di superare i limiti della valutazione neurologica tradizionale, basata su visite cliniche periodiche.

La collaborazione coinvolge il team della Neurologia Universitaria 2 dell’Ospedale Molinette e un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Automatica e Informatica del Politecnico. L’interazione tra competenze cliniche e ingegneristiche ha portato allo sviluppo di un sistema di monitoraggio continuo dei pazienti, basato sull’analisi dei dati raccolti da sensori mobili, in particolare tramite smartphone indossati o tenuti in prossimità del corpo del paziente. Attraverso algoritmi di apprendimento automatico e tecniche di elaborazione del segnale, il sistema è in grado di riconoscere e quantificare in modo oggettivo vari parametri motori rilevanti per la progressione della malattia, tra cui la bradicinesia (rallentamento dei movimenti), la velocità e la lunghezza del passo, l’equilibrio posturale e la stabilità durante la deambulazione. Questi dati, elaborati in tempo reale, permettono di valutare se il paziente si trova in una fase di adeguato controllo sintomatologico in base alla terapia farmacologica in corso.

L’approccio consente di ottenere una rappresentazione più dettagliata e dinamica dell’andamento della patologia, riducendo l’affidamento esclusivo alle osservazioni cliniche soggettive durante le visite e ai diari dei pazienti, spesso poco precisi. La finalità ultima è quella di fornire ai neurologi strumenti decisionali avanzati, capaci di supportare l’ottimizzazione personalizzata della terapia, secondo i princìpi della medicina di precisione.

Questo tipo di applicazione dell’IA si inserisce all’interno di un più ampio processo di innovazione digitale nella sanità pubblica, volto a integrare nuove tecnologie nei percorsi diagnostico-terapeutici. L’adozione di strumenti intelligenti, capaci di fornire un monitoraggio continuo e automatizzato, rappresenta un passo avanti significativo nella gestione di patologie neurodegenerative croniche, migliorando potenzialmente la qualità della vita dei pazienti e l’efficacia delle cure.