Il Tribunale supremo degli Stati uniti vuole cancellare il diritto di aborto. C’è una maggioranza di giudici già pronta e già d’accordo per prendere la decisione. E’ l’indiscrezione pubblicata dal giornale americano Politico. Secondo un testo filtrato dalla Suprema Corte una maggioranza di giudici conservatori (cinque su nove) avrebbe deciso già a febbraio scorso di pronunciarsi in maniera contraria alla storica sentenza del 1973, nota come Roe contro Wade, che riconosceva il diritto ad abortire. Sentenza poi confermata da una seconda nel 1992. Il testo pubblicato è firmato da uno dei giudici, Samuel Alito. Vi si legge: “La sentenza Roe contro Wade era terribilmente sbagliata, le motivazioni incredibilmente deboli. Quella decisione ha poi avuto conseguenze dannose. Lungi dall’ottenere un consenso nazionale sul tema dell’aborto, ha reso ancora più profonde le divisioni sull’argomento”.

L’argomentazione del giudice Alito è questa: “La Costituzione non fa nessun riferimento all’aborto e nessun riferimento al diritto all’aborto si trova nemmeno implicitamente in nessun dispositivo costituzionale”. “E’ ora di rendere ragione alla norma fondamentale e restituire ai rappresentanti eletti dal popolo la facoltà di trattare l’argomento”. D’accordo con lui sarebbero i giudici Brett Kavanaugh, Clarence Thomas, Neil Gorush e Amy Coney Barrett, ossia tutti i giudici di orientamento conservatore tranne John Roberts. Questo testo ha 98 pagine ed è una bozza, come tale è presentato. Una sentenza del Tribunale sul diritto d’aborto è attesa per fi ne giugno, inizio luglio. Potrebbe in teoria anche essere mutato l’orientamento dei giudici da febbraio ad oggi, ma è assai poco probabile. Il fatto che l’indiscrezione sia uscita è un inedito negli Stati uniti, mai era successo prima che una bozza di testo di questo genere filtrasse all’esterno durante una discussione in corso.

Quindi tutti si chiedono a cosa sia servita farla uscire e a chi giovi. Se il Supremo si pronunciasse come la bozza prevede, i singoli stati avrebbero le mani libere per rivedere il diritto di aborto. Cosa che i governatori repubblicani si apprestano già a fare. La settimana scorsa, per esempio, la Camera dei rappresentanti dell’Oklahoma ha approvato una norma che vieta l’aborto dopo la sesta settimana di gestazione. Il che vuol dire vietare l’aborto perché quasi nessuna donna sa di essere incinta prima della sesta settimana, nemmeno i sintomi ci sono.

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