Vittorio De Scalzi “ha raggiunto la sua Aldebaran“, la stella più luminosa della costellazione. Così la famiglia del 72enne fondatore del gruppo rock progressivo dei New Trolls annuncia la scomparsa del chitarrista e autore genovese che dialogava con Fabrizio De Andrè. Insieme al pianista e tastierista Pino Scarpettini fondò i Trolls, quintetto che aveva tra le fila anche Ugo Guido al basso, Giulio Menin alla batteria e Piero Darini alla chitarra.

“Vittorio De Scalzi ci ha lasciato, ha raggiunto la sua Aldebaran. Grazie a tutti per l’amore che in tutti questi anni gli avete dimostrato. Continuate a cantare a squarciagola “ quella carezza della sera”…lui vi ascolterà” scrive sui social la moglie Mara e i figli Amanda e Alberto. Alice, la terza figlia, morì
nel 2005 all’età di trent’anni a causa di una trombosi cerebrale. Ricordano Aldebarn, il celebre brano e album pubblicato nel 1978 che consacrò la band. Il funerale in forma laica si terrà lunedì 25 luglio alle 18 nella sede del Club Tenco a Sanremo.

De Scalzi, malato da tempo di fibrosi polmonare che aveva contratto ammalandosi di Covid, è stato autore di molti brani di successo, tra cui Visioni, Una miniera e Quella carezza della sera. Con la collaborazione di Fabrizio De André e del poeta Riccardo Mannerini, compose i brani del primo album dei New Trolls, il concept album Senza orario senza bandiera. La sua ultima esibizione risale allo scorso 15 luglio a Sanremo con l’Orchestra Sinfonica Sanremese diretta da Roberto Izzo.

Dopo l’addio di Scarpettini, la storia del gruppo continuò come New Trolls con Vittorio De Scalzi (voce e chitarra), Nico Di Palo (voce e chitarra), Giorgio D’Adamo (basso), Mauro Chiarugi (tastiere) e Gianni Belleno (batteria e cori). Raggiunta la notorietà, la band venne ingaggiata come gruppo di apertura dei concerti italiani dei Rolling Stones.

A Spettakolo.it De Scalzi nel 2017 raccontò un aneddoto proprio sulla storica band : “In occasione del concerto in apertura ai Rolling Stones, avevamo rubato i pantaloni a Mick Jagger. E io andavo in giro con questi pantaloni, vantandomene con i miei amici, anche se loro non ci credevano. La cosa assurda è che li utilizzavo proprio come dei pantaloni e non come un cimelio, difatti non so più dove sono finiti!”.

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