Alla regina del “gialloAgatha Christie viene ora dedicato un Meridiano Mondadori, ed è senz’altro un doveroso omaggio a una scrittrice che ha fatto passare delle belle ore a milioni di persone in tutto il mondo. Grande scrittrice, genio dei meccanismi, acuta indagatrice dei sentimenti umani – quelli peggiori innanzitutto – inventrice di personaggi memorabili come Hercule Poirot e Miss Marple, Christie ha scritto tantissimo, molti capolavori del genere “giallo”, spesso ripresi con maggiore o minore efficacia dal cinema (l’esempio più clamoroso è senz’altro “Testimone d’accusa” diretto da Billy Wilder ma va ricordato anche almeno “Assassinio sull’Orient Express” di Sidney Lumet).

Il curatore di questo Meridiano, Antonio Moresco, ha voluto intitolarlo “Fiabe gialle”: ma come, fiabe, non ci sono cadaveri ovunque? «C’è in lei un’anima da bambina», ha osservato Moresco. Mentre Antonella Lattanzi su La Lettura ha scritto acutamente: «Invece della signora con la permanente che scrive gialli rassicuranti, Moresco scopre una scrittrice ambigua, dolorosa, spaventata dalla solitudine, amante dello spavento, a suo modo persa, per tutta la vita, sempre legata alle fiabe, all’infanzia, al mistero, sfuggente e quasi esoterica come uno dei suoi capolavori, “E poi non rimase nessuno”». Questo però non toglie – ha notato Alessandro Piperno – che «se l’altro grande scrittore di noir del XX secolo, Simenon, attinge alla tradizione del naturalismo francese, la Christie ha inflessioni che attingono alla Bibbia, a Shakespeare». Sono riflessioni suggestive.

Ecco, sta in questo stare a cavallo tra una certa ingenuità infantile e la tensione verso il Male quella sfuggente contraddittorietà che fa dei romanzi di Agatha Christie qualcosa di assolutamente particolare e che incanta da decenni tutto il mondo. Con le traduzioni di Michele Piumini, abbiamo qui una serie di racconti e due capolavori della sua sterminata produzione romanzesca. Il primo è il già citato, celeberrimo “E poi non ne rimase nessuno“, altrimenti noto come “Dieci piccoli indiani” che è forse il più rappresentativo della Christie; l’altro è “Sipario”, l’ultimo romanzo con Hercule Poirot che si svolge nello stesso luogo e con alcuni degli stessi personaggi del primo romanzo della Christie con il famoso investigatore belga che si intitolava “Poirot a Styles Court”. Buone “fiabe gialle” a tutti.