I Paesi membri della Nato sono d’accordo a far entrare l’Ucraina nell’Alleanza Atlantica. Sono le parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine del vertice dei ministri degli Esteri dell’Alleanza. Da Bucarest, in Romania, Stoltenberg ha quindi manifestato il continuo supporto a Kiev, sia nella guerra contro l’aggressione russa, sia nel suo percorso di integrazione con l’Occidente. Un processo su cui spinge particolarmente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Le dichiarazioni di Jens Stoltenberg

“Abbiamo discusso il percorso dell’Ucraina per l’adesione alla Nato. Gli Alleati concordano che l’Ucraina diventerà membro della Nato. Abbiamo fornito ora raccomandazioni sulle riforme prioritarie ucraine. Compresa la lotta alla corruzione, il rafforzamento dello Stato di diritto e il sostegno dei diritti umani e delle minoranze”. Così Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa finale della ministeriale Nato. “L’Ucraina è vicina alla Nato come mai e continueremo a sostenere il suo percorso per l’adesione e la sua battaglia per la libertà”, ha aggiunto dopo il Consiglio dei ministri Nato-Ucraina.

Gli sviluppi della guerra in Ucraina

Il segretario generale ha poi snocciolato i successi, comunque parziali, di Kiev dal 22 febbraio 2022, giorno dell’invasione russa. “L’Ucraina ha riconquistato il 50% del territorio originario. Nel Mar Nero gli ucraini hanno respinto la flotta russa e stabilito rotte per le esportazioni di grano, rafforzando la sicurezza alimentare globale, e, cosa più importante, l’Ucraina ha prevalso come nazione democratica sovrana e indipendente. Questo è un risultato importante e una grande vittoria. L’Ucraina è andata avanti. La Russia è caduta indietro ed è ora più debole politicamente, militarmente ed economicamente”.

Nella visione di Stoltenberg, “politicamente, la Russia sta perdendo influenza nei paesi vicini, non solo in Ucraina, ma anche nel Caucaso e in Asia centrale. Anche la Russia sta diventando sempre più dipendente dalla Cina. Da anni Mosca ipoteca militarmente il suo futuro a Pechino. La Russia ha perso una parte sostanziale delle sue forze convenzionali, centinaia di aerei e più di 300.000 uomini”.

Ma intanto dalla Nato suona anche l’allarme in vista dei prossimi mesi, quando con l’avvento della stagione invernale le operazioni militari al fronte potrebbero congelarsi (come già sta avvenendo da qualche tempo). “La Russia ha accumulato una grande riserva missilistica in vista dell’inverno” è il messaggio di Stoltenberg, che sottolinea il probabile uso del Cremlino di continui bombardamenti su infrastrutture energetiche ma anche su edifici civili per fiaccare la resistenza ucraina. Un po’ come avvenuto già nell’inverno tra il 2022 e il 2023 con il lancio di missili, razzi e droni sulle regioni ucraine.

La fonte Nato: “Difficile che l’Ucraina riconquisti i territori occupati nel 2024”

Intanto, dal vertice dei ministri degli Esteri Nato non sono arrivate solo segnali incoraggianti per Kiev. Un alto funzionario della Nato, con accesso ai report di intelligence, ha fatto sapere anonimamente il quadro futuro del conflitto. L’esercito ucraino “continuerà inevitabilmente a condurre” una controffensiva, magari cercando di organizzare le operazioni “in maniera diversa”. Tuttavia, è difficile, anzi “improbabile” che i russi siano cacciati “da tutti i territori occupati già nel 2024”.

Un bagno di realtà, nonostante i successi “straordinari” raggiunti dall’Ucraina, che emerge dagli spifferi della Nato. L’esigenza per l’alto funzionario dell’Alleanza Atlantica è quella di cambiare approccio da parte di Kiev, perché altrimenti “ciò che abbiamo visto a Bakhmut o ad Avdiivka diventerà la norma”.

Il conflitto in Medio Oriente per Stoltenberg

“L’ho detto e lo ripeto ancora una volta: è importante che venga rispettato il diritto internazionale e che i civili siano tutelati e per questo ho chiesto una pausa umanitaria e accolgo con favore la pausa concordata, e la sua estensione un paio di giorni fa. Spero anche che possano esserci le condizioni, in una certa misura, per un’ulteriore estensione della pausa nelle ostilità. Sì, è importante che il rispetto del diritto umanitario valga per tutti i conflitti e questo è stato e continua ad essere il mio messaggio”. È il messaggio di Stoltenberg in merito al conflitto in Medio Oriente e alla tregua umanitaria tra Israele e Hamas.