Il professor Paolo Ascierto contro Cristiano Ronaldo. “Non posso condividere quello che ha detto, è pericoloso diffondere questo messaggio. Ha sbagliato ad utilizzare le parole. Il tampone è l’unico test che ci indica il grado di positività di un soggetto, è una cosa seria”, ha detto il professore e oncologo dell’Istituto Pascale di Napoli. Il campione portoghese, in forza alla Juventus, in giornata si è lasciato andare a una dichiarazione controversa, piuttosto imbarazzante se non proprio di stampo negazionista. “I tamponi sono una stronzata (bullshit, in inglese, ndr)”, ha scritto in un commento (poi cancellato) a una foto sul suo profilo (da oltre 240 milioni di persone) con la quale faceva sapere di essere in forma nonostante un doppio tampone, dal risultato positivo, cui si è sottoposto ieri.

Ascierto, che con la sua equipe ha sperimentato un farmaco anti-artritico su pazienti contagiati, il tocilizumab, ricoverati all’ospedale Cotugno, ha stigmatizzato le dichiarazioni dell’attaccante portoghese. E lo ha fatto, durante un’intervista a Radio Kiss Kiss, nonostante la sua nota fede juventina. Ha poi detto la sua sul caso della partita rinviata tra i bianconeri e il Napoli dello scorso 4 ottobre, quando l’Asl bloccò la partenza degli azzurri dopo l’esito positivo di alcuni tamponi. “Se in quel momento c’è stato un contatto con dei positivi, bisogna stare in isolamento fino a quando non si ha l’esito del tampone – ha commentato – Sicuramente fare partire la squadra in quel momento era un rischio, poi la bolla famosa è un altro discorso. Se deve esserci bisogna farla bene come in NBA”.

CAMPANIA – “In questo momento in Campania dove c’è questa curva terribilmente in salita, c’è una diffusione molto importante”, ha continuato a spiegare Ascierto. La Regione oggi si è confermata terza per numero di nuovi positivi, a livello nazionale, nelle ultime 24 ore: 2.427. “La soluzione migliore per spezzare la catena dei contagi sarebbe quella di un lockdown, come abbiamo visto a marzo e aprile – ha detto – ma che per la condizione economica del Paese non possiamo permettercelo e quindi ci sono i compromessi. Questi compromessi non sono misure ideali, se c’è un andamento in salita nei prossimi giorni, con gli ospedali in sofferenza credo che sia una misura necessaria. Per il momento dobbiamo indossare le mascherine, rimanere distanziati e lavarci frequentemente le mani, questi sono gli unici accorgimenti che ci possono aiutare. Il lockdown programmato non ha senso, dobbiamo spezzare la catena quanto prima”.

Sull’immunità di chi ha già preso il virus e poi è guarito, Ascierto ha commentato come “chi l’ha già preso ha sicuramente una protezione avendo sviluppato gli anticorpi, ma non sappiamo se per mesi o anni, di sicuro non è protetto per sempre”.

Redazione

Autore