La profondità dell’uomo, il senso della sua esistenza, la necessità della relazione come misura di coscienza e consapevolezza. Il viaggio proposto dai tre volumiAnima, corpo, relazioni. Storia della filosofia da una prospettiva antropologica”, pubblicati da Città Nuova e presentati ieri alla sala Caduti di Nassirya a palazzo Madama su iniziativa della senatrice di Italia Viva Silvia Fregolent, è una sorta di rilettura restitutiva della centralità dell’uomo nello sviluppo del pensiero filosofico. Che potrebbe suonare strano per chi ha mandato a memoria quel concetto di filosofia come espressione del pensiero umano: ma proprio nel tornare sulla domanda fondamentale di cosa sia quell’“umano”, cosa sia l’uomo, sta la rivoluzionaria lettura di questi volumi, in cui il pensiero filosofico non viene proposto in una visione specialistica e chirurgica, ma capace di comprenderlo alla luce del dialogo tra corpo e anima (ma non solo), come recita il titolo.

Curati da Massimiliano Marianelli, Letterio Mauro, Marco Moschini e Giuseppe D’Anna, ordinari di filosofia a Perugia, Genova e Milano, i libri propongono quindi una visione tridimensionale e trascendente dell’uomo, appiattito dalla manualistica in modo forse troppo settoriale e frammentario, qui invece finalmente restituito al lettore nella sua interezza, a partire dalla separazione primaria, quella tra materia di cui è costituito e spirito, qui invece messi in relazione appunto. Relazione che diventa, finalmente, il termine chiave attraverso cui interpretare l’esperienza umana, in ogni sua espressione, partendo quindi da quella interiore – che poi se si parla di anima già si implica una relazione con una dimensione superiore, qualunque nome le si voglia dare -, per arrivare a quella con gli altri esseri umani, passando per quella con l’ambiente, in un movimento che allarga l’orizzonte del pensiero e lo restituisce, proprio in virtù della relazione, a un valore e a un significato più profondi.

Dai poemi omerici all’Orfismo – momento chiave dello sviluppo del dualismo tra corpo e mente ma anche della spiritualità come elevazione del sé – dall’umanesimo all’Ottocento tedesco fino ai giorni nostri, i tre volumi ripercorrono i passaggi chiave, i pilastri su cui si fonda il pensiero filosofico occidentale sempre però con un confronto dinamico sull’umano, e su come questo sviluppo sia stato segnato da ogni sua attività, dalle espressioni artistiche all’economia, dalla politica al diritto, e viceversa.

Particolarmente significativo è stato il fatto che la presentazione si sia svolta nella sede del Senato, luogo eminentemente politico: la sollecitazione che nasce dalla filosofia e dall’etica per un agire politico di spessore è stata ben espressa dagli autori dei volumi, che a più riprese hanno sottolineato come il pensiero filosofico spiegato nei libri sia tremendamente attuale, costituisca un fondamento imprescindibile del fare comunitario. «Questo è un lavoro di resistenza al riduzionismo dell’uomo, un manuale che riafferma il valore della cultura sul proceduralismo a cui spesso viene ridotto l’essere umano», ha commentato Giuseppe D’Anna. A cui ha fatto eco Marco Moschini: «L’Europa non è tanto un concetto geografico quanto culturale, concentrato proprio sull’attenzione etica all’umano, in ogni sua espressione», confermato da Letterio Mauro, che ha spiegato: «Il concetto espresso da Aristotele di “uomo sociale per natura” è decisivo per la cultura occidentale, così come quello di persona espresso da Severino Boezio nel VI secolo, alla base per esempio dello sviluppo dei diritti umani». «L’uomo è un essere complesso, e questo percorso consente di ritrovare il senso del suo agire in vari ambiti a partire dalle radici del pensiero fino a oggi», ha chiosato Massimiliano Marianelli.

Evidenziare il valore umano del pensiero filosofico per un fare politico che metta al centro l’uomo e le sue relazioni, la sua complessità, la sua fragilità e la sua potenza, l’attitudine al confronto e la necessità del dialogo anziché gli standard, le convenzioni e la normativa è forse una delle azioni più rivoluzionarie di oggi.