La scomparsa e il ritrovamento
“Antonio Natale crivellato di colpi”, il retroscena sull’omicidio del 22enne di Caivano

Il corpo di Antonio Natale è stato trovato “orrendamente martoriato” e “crivellato di colpi d’arma da fuoco”. A scriverlo è Teleclub Italia. Il cadavere del 22enne di Caivano rinvenuto, in avanzato stato di decomposizione, ieri nelle campagne al confine con i comuni di Acerra e Caivano, provincia di Napoli. Il ritrovamento nel pomeriggio dopo una testimonianza ancora dai contorni opachi se non grotteschi. I carabinieri che si sono recati sul posto hanno trovato subito il corpo dopo la segnalazione. Così straziato che il riconoscimento è stato possibile solo attraverso i tatuaggi.
Che il cadavere avesse presentato fori compatibili con proiettili da colpi d’arma da fuoco lo aveva scritto anche Il Corriere del Mezzogiorno. L’autopsia verrà effettuata nel giro di cinque giorni. “La camorra mi deve restituire mio figlio. Io sono una morta che cammina, farò i nomi”, l’appello della madre che dal giorno del 22enne che dal giorno della scomparsa aveva sempre sospettato qualcosa di tragico. Le tracce del ragazzo erano state perse lo scorso 4 ottobre.
La scomparsa di Antonio Natale
Natale era tornato a Caivano dopo un periodo passato in Germania, dove aveva lavorato come pizzaiolo. Al ritorno, a causa della pandemia, avrebbe cominciato a frequentare persone dedite, secondo quanto detto dagli stessi familiari, allo spaccio di droga nella zona. Il Parco Verde, già in passato al centro di episodi di cronaca nera che hanno avuto risalto nazionale, è considerato tra le più grandi piazze di spaccio a cielo aperto di Europa. L’ultima telefonata alla madre alle 23:00. Poi più nulla.
“Antonio aveva litigato con loro tre giorni prima perché era sparito qualcosa dalla piazza di spaccio”, dicevano i familiari. Al momento della scomparsa indossava una tuta nera e rossa. I fratelli Giuseppe e Filomena nel corso della trasmissione La Radiazza, in onda su Radio Marte e condotta da Gianni Simioli avevano ricostruito gli ultimi istanti di Antonio prima della scomparsa. “Antonio è uscito di casa insieme a un amico, Domenico. Disse che andava a Napoli a comprare dei vestiti. L’ultima volta che mia madre l’ha sentito era intorno alle 19:00 del 4 ottobre. Lui spiegò che si trovava sempre con Domenico ma il tono della voce, secondo mia madre, era preoccupante”.
Secondo quanto raccontato con Domenico c’erano anche lo zio e il cugino (che si chiamano Francesco ed Emanuele). Entrambi irreperibili dopo la denuncia presentata ai carabinieri della madre di Natale. L’unico ad essere ascoltato dai militari dell’Arma è Domenico. “Erano andati a Napoli da Gucci per comprare dei vestiti e ci sono le telecamere che lo documentano. Poi al ritorno Domenico ha raccontato di aver lasciato Antonio nel Bronx di Caivano, una zona fatiscente e buia”, spiega Filomena. “Mio fratello da quando era tornato a Caivano frequentava queste persone e aveva iniziato a spendere molti soldi per l’abbigliamento”.
“Mia mamma già due mesi fa voleva denunciare mio fratello per le cattive frequentazioni che aveva, persone legate allo spaccio di droga”, diceva ancora la sorella. Giuseppe, che vive a Milano, aggiungeva: “L’auto di Domenico, una Smart di proprietà della madre, era danneggiata su una fiancata quando è tornata al Parco Verde. Stesso la sera è andato da un carrozziere e l’ha fatta aggiustare. Io volevo portarlo a Milano a lavorare con me in una pizzeria. Anticipai la cosa due settimane fa – ha aggiunto – Volevo comprare 20-30 pezzi di droga, metterglieli in tasca e chiamare la polizia per farlo arrestare. Perché era meglio che stava in carcere che fuori”.
Il giallo della chiromante
Sulle indagini vige comunque ancora massimo riserbo. Secondo la ricostruzione del quotidiano Il Mattino tra i sospettati ci sarebbero due fratelli, uno dei quali appena 21enne, ma già responsabile di una grande piazza di spaccio. Il movente sarebbe la sottrazione decine di migliaia di euro da parte di Antonio Natale, “colpevole” di aver “rubato” una grossa somma dalla cassa comune della piazza di spaccio, oltre ad aver fatto sparire un carico d’armi, e di aver partecipato senza “permesso” a una stesa di fine luglio nel Parco Verde, quando una trentina di ragazzi a bordo di moto di grossa cilindrata, in pieno giorno, esplosero centinaia di colpi di kalashnikov terrorizzando il quartiere.
Perfino una cartomante avrebbe avuto un ruolo in tutta la vicenda, e in particolare nel ritrovamento. Maurizio Cervone, direttore di Nano Tv, media locale, ha raccontato in una diretta dal posto che i dettagli sulla scomparsa erano stati rivelati ai carabinieri da una chiromante. Una donna vicina, a uno dei giovani boss di Caivano di cui sopra, si sarebbe rivolta a lei online per sapere dalle carte se ci fossero per lei guai in arrivo: “Vedo guai grossi, sangue, carcere e guardie”, la risposta della chiromante.
Alla risposta affermativa sarebbe partita quindi una corrispondenza fitta, messaggi che avrebbero ricalcato la drammatica storia di Antonio. Gli screenshot sono poi finiti nelle mani dei carabinieri che già lunedì notte avrebbero ascoltato alcuni testimoni. La famiglia di Antonio era sul punto di partire per Roma per partecipare alla trasmissione televisiva Chi l’ha visto?, che le scorse settimane aveva dedicato spazio alla storia, ma sono stati bloccati per essere disponibili per il riconoscimento. Tutte da confermare e chiarire le dinamiche dei fatti emerse finora.
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