Alexander Lukashenko mostra i muscoli. Il presidente della Bielorussia si è fatto riprendere mentre scende da un elicottero con kalashnikov e giubbotto antiproiettile. Forse una maniera per mostrare supporto alle forze di sicurezza, forse una maniera per intimorire le opposizioni. Le immagini sono state diffuse dall’agenzia di stampa ufficiale bielorussa Belta.

Il gesto del presidente mentre nel Paese continuano le manifestazioni di piazza. È il 15esimo giorno che si protesta per le elezioni del 9 agosto vinte da Lukashenko con l’80% dei voti. Secondo alcuni media circa 150mila persone hanno partecipato alla manifestazione di ieri. Anche nella vicina Lituania si è manifestato: 50mila persone hanno formato una catena umana dalla capitale Vilnius fino al confine con la Bielorussia.

Proprio in Lituania è fuggita in esilio Svetlana Tikhanovskaya, sfidante di Lukashenko alle elezioni che ha accusato il presidente, che governa il Paese dal 1994, di brogli. “Se è necessario dialogare con Lukashenko non vedo perché non dovrei farlo”, ha aperto Tikhanovskaya, che sulle intimidazioni del governo ha aggiunto: “È un passo a cui la gente in Bielorussia è già abituata, ma non ha più paura ed è pronta a difendere i propri diritti. Nessuno crede più al presidente”.

La polizia anti-sommossa ieri ha lanciato avvertimenti con gli altoparlanti, avvertendo che la marcia era illegale, ma non è intervenuta. A differenza delle scorse settimane: 7mila persone sono state arrestate e molte hanno denunciato maltrattamenti al limite della tortura.

This image made from video provided by the State TV and Radio Company of Belarus, shows Belarus President Alexander Lukashenko armed with a Kalashnikov-type rifle as he greets riot police officers near the Palace of Independence in Minsk, Belarus, Sunday, Aug. 23, 2020. Lukashenko has made a dramatic show of defiance against the massive protests demanding his resignation, toting a rifle and wearing a bulletproof vest as he strode off a helicopter that landed at his residence while demonstrators massed nearby. (State TV and Radio Company of Belarus via AP)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quello della Bielorussia è diventato un caso internazionale: pressioni e appelli da parte di tutta la comunità si sono susseguiti nelle ultime settimane. La Russia ha espresso solidarietà a Lukashenko, annunciando che avrebbe messo a disposizione le sue forze armate, e ha condannato presunte ingerenze straniere. Obiettivo delle parole di Vladimir Putin soprattutto le manifestazioni di preoccupazione espresse dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. L’Unione Europea non ha riconosciuto l’esito delle elezioni. Gli Stati Uniti hanno condannato la reazione del governo alle manifestazioni.

Redazione