Dopo il flop Qatargate...
Blitz nel B&B, arrestata Lucia Simeone, assistente dell’eurodeputato Martusciello: il caso Huawei e gli italiani coinvolti

Una nuova inchiesta flop sulla scia del Qatargate? Lo dimostreranno i prossimi mesi, intanto nelle scorse ore è stata rintracciata e arrestata dalla polizia, su mandato delle autorità belghe, in un B&B di Marcianise (Caserta) Lucia Simeone, detta Luciana, 50enne assistente parlamentare a Bruxelles dell’eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello. La donna, originaria di Ercolano in provincia di Napoli, è stata trasferita nel penitenziario di Secondigliano (non è un carcere femminile ma è stato attrezzato per ospitare donne dopo l’evacuazione, causa terremoto, del carcere di Pozzuoli).
Caso Huawei, la nuova inchiesta a Bruxelles
Simeone dovrà difendersi dalle accuse di associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione. Difesa dall’avvocato Antimo Giaccio, comparirà davanti al giudice Corinna Forte della Corte d’Appello di Napoli sabato mattina per l’interrogatorio di garanzia.
L’inchiesta in questione riguarderebbe il nuovo caso Huawei, esploso giovedì corso a Bruxelles con l’arresto di quattro lobbisti legati al colosso cinese della telefonia. Sono tutti sospettati di aver corrotto una quindicina di eurodeputati (tra chi ha concluso il mandato lo scorso giugno e chi è ancora in carica) per favorire gli interessi di Huawei in Europa.
I politici italiani coinvolti (dalla stampa belga)
Tra i politici italiani ‘coinvolti’ nell’inchiesta dai media belgi figurato appunto Martusciello (che da mesi non nasconde l’ambizione a correre per il ruolo di governatore della regione Campania alle prossime regionali in programma nell’autunno 2025) e Giosi Ferrandino (Azione). I due sarebbero finiti nel mirino della procura europea per presunte irregolarità nelle loro note spesa. Fonti della procura europea hanno confermato che l’indagine a carico di Martusciello è tuttora in corso escludendo però di aver emesso mandati d’arresto nell’ambito dell’indagine.
Nel corso di una serie di perquisizioni all’Eurocamera, gli investigatori belgi avevano momentaneamente sequestrato gli uffici di due assistenti legati a Forza Italia, rimuovendo poi i sigilli all’inizio di questa settimana.
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