Più che alle elezioni gli italiani pensavano alle bollette: il sondaggio Quorum/Youtrend per SkyTg24 del 5 settembre riportava il 90% dei cittadini preoccupati dagli aumenti di gas e luce. Gli italiani terrorizzati dalle bollette più che dal pericolo fascismo insomma, come alla fine hanno dimostrato anche i risultati delle urne. E questa paura, questa preoccupazione è confermata dai segnali che arrivano in questi giorni: l’autunno sarà difficilissimo, con aumenti clamorosi.

Il direttore della Divisione di Energia di Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, Massimo Ricci ha confermato all’Ansa l’arrivo di “prezzi mai visti prima” per la bolletta elettrica. Le parole in vista dell’aggiornamento del prezzo dell’elettricità per il mercato tutelato che sarà comunicato questo pomeriggio dalla stessa Autorità. “Indipendente dalla percentuale di aumento, è una percentuale che si applica su prezzi già molto alti e quindi si arriva a prezzi mai visti prima“, ha spiegato Ricci, intervenendo all’Italian Energy Summit del Sole24Ore, sottolineando come “i prezzi del prossimo trimestre purtroppo ci ricorderanno che viviamo ancora in una fase emergenziale”.

Il quadro economico è stato poi reso ulteriormente instabile e complicato dai danni al gasdotto Nord Stream che si sono verificati ieri. Le quotazioni del prezzo del gas sono schizzate alla borsa di Amsterdam. Il ministro della Transizione Energetica Roberto Cingolani in un’intervista a La Repubblica ha avvertito che senza il tetto europeo al prezzo del gas le bollette non scenderanno. “Di fondo però il problema è che la borsa del gas di Amsterdam proprio non funziona – ha aggiunto Cingolani – il Ttf non riflette assolutamente la situazione del mercato e le quotazioni sono assolutamente innaturali. Occorre disaccoppiare il prezzo dell’energia per fare in modo di slegare almeno quella prodotta con le fonti rinnovabili da quello del gas“.

Ma di quanto saliranno queste bollette, a partire da ottobre? A dare una risposta il Presidente di Arera Stefano Besseghini in un’intervista a Radio Rai 1: “Questa situazione arriva sull’onda di variazioni di prezzi all’ingrosso che sono storicamente mai viste”. Confermata dal Presidente Arera la stima di Nomisma Energia di aumenti di circa il 60%. “Certamente gli ordini di grandezza sono di quel valore”. Nomisma Energia aveva previsto per il prossimo trimestre, un aumento delle bollette elettriche “di circa il 60%, con un nuovo massimo del prezzo dell’elettricità di 66,6 centesimi per kWh, 25 centesimi in più rispetto al trimestre precedente”. Senza un intervento del governo, aveva sottolineato il presidente, Davide Tabarelli, “l’aumento potenziale delle bollette elettriche per il prossimo primo ottobre sarebbe prossimo al raddoppio, più 100%“.

Al Sole24Ore il numero uno dell’Authority ha inoltre aggiunto che gli interventi a tutela dei consumatori più vulnerabili “avranno un ruolo per cercare di mitigare impatti: ma con un ruolo marginale perché le crescite sono state importanti”. L’Arera aveva annunciato che da ottobre, con il prossimo aggiornamento tariffario, sarebbe cambiato “il metodo di aggiornamento dei costi della materia prima gas per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela”. Si tratta di “7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa“. La Commissione dell’Unione Europea proporrà “entro metà ottobre”, dopo aver raccolto i pareri dei governi, un aggiornamento del quadro temporaneo di crisi degli aiuti di Stato per continuare a sostenere le aziende.

AGGIORNAMENTO

“Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione, l’Arera limita l’aumento dei prezzi dell’energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio. L’intervento eccezionale dell’autorità per il quarto trimestre del 2022, che si somma agli interventi del governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l’aumento del prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela”. Così la nota che aggiorna le bollette del mercato tutelato per il quarto trimestre dell’anno.

“L’enorme crescita dei prezzi all’ingrosso e il loro mantenersi su livelli altissimi, si riflette sulla differenza di spesa rispetto all’anno precedente. In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nel 2022 (primo gennaio 2022 – 31 dicembre 2022) sarà di circa 1.322 euro, rispetto ai 632 euro circa del 2021 (i 12 mesi equivalenti dell’anno precedente)“, aggiunge in una nota l’Arera.

Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.