Alle 9 migliaia di bikers e amanti del monopattino si sono connessi al portalebuonomobilita.it. Alla mano credenziali Spid, fattura d’acquisto, partita Iva del venditore e proprio Iban per il rimborso, così il popolo della smart mobility ha iniziato la corsa al bonus. Una iniziativa carica di entusiasmo che per molti si è trasformato in una grande delusione.

Alle ore 9 il sito annunciava nella home “Plafond residuo 215.000.000,00 euro”. E la segnalazione che alle 9.30 tutti gli utenti nella “sala d’attesa virtuale” avrebbero avuto un posto in coda, sottolineando che i bonus sono disponibili fino a esaurimento scorte. Ma già sul gong il sito dava difficoltà: la schermata “impossibile raggiungere il sito” lascia presagire che l’attesa sarà lunga.
Dopo vari accessi andati a vuoto e blocchi di vario tipo, verso le 10 si riesce ad accedere alla lista d’attesa. All’inizio sembra che la coda scorra ma un’ora dopo tutto si blocca nuovamente. Un’utente segnala che alle 10.20 era in posizione 169779. Ma all’improvviso alle 11.39 la posizione scatta all’improvviso a 362.943. C’è anche chi invece non riesce a vedere quante persone ci sono in coda prima. Ma il rischio di aggiornare la pagina e perdere il posto in fila è grande.

Dal ministero spiegano che la coda che si è creata nei primi minuti sul portale ha portato a generare circa 800 posizioni al minuto. Per i fortunati che sono riusciti ad arrivare alla fine della coda le difficoltà non sono terminate: c’è chi sul più bello, sull’elaborazione del buono, si è trovato con le password Spid bloccate. “Fatemi capire sennò impazzisco – scrive una sfortunata partecipante alla fila virtuale – Lo Spid non mi fa accedere, non riconoscendo le mie credenziali (non è scaduto, fatto un anno e mezzo fa)”.

Problemi per l’identità digitale succede per su Poste Italiane e altri operatori. Un blocco a un passo dalla vittoria. Molti si ritrovano bloccati e ricomincia la snervante fila virtuale. “Costretto a rinunciare – scrive uno degli utenti in fila –  Dopo aver fatto la prima coda superando l’ applicazione messa in piedi in 7 MESI dal ministero, sono impattato nelle inefficienze di Poste Italiane, altro notissimo carrozzone maledetto, e sono scaduti i 20 minuti previsti per completare la procedura. Ora sono tipo 250millesimo”. Sui social in tanti protestano per la vicenda e il sentore è quello che realmente in pochi siano riusciti davvero ad ottenere il bonus.

“Il bonus bici si sta rivelando il solito pasticcio all’italiana, e sta creando disagi agli utenti che non riescono a presentare la richiesta per usufruire del sussidio” Così il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Già sulla carta il bonus presentava evidenti criticità, poichè l’erogazione dei rimborsi prevede l’ordine d’inserimento e non quello d’acquisto: chi prima arriva avrà diritto a godere dell’incentivo, e chi non farà in tempo a presentare la richiesta sulla piattaforma non potra’ godere delle agevolazioni”, continua Rienzi. “I fondi stanziati dal Governo rischiano poi di risultare insufficienti a coprire tutte le richieste dei cittadini, considerati gli acquisti di biciclette, e-bike, monopattini, ecc. effettuati dal periodo del lockdown in poi. Molti utenti, pur avendo diritto a ricevere il bonus, resteranno esclusi, determinando una palese ingiustizia e un danno economico per i cittadini”, conclude. Intanto c’è chi non demorde e continua a provare finchè non ce la fa.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.