“Anche noi italiani amiamo la libertà ma abbiamo a cuore anche la serietà”. E’ la risposta piccata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che a Sassari, dove era presente per la cerimonia in ricordo di Francesco Cossiga, ha dato ai presenti e a chi gli chiedeva cosa pensasse delle parole del premier britannico Boris Johnson.

Il leader dei Tories ieri era stato ‘interrogato’ alla Camera dei comuni inglese dallo speaker del Labour Ben Bradshaw sui motivi per cui in Italia e Germania la percentuale dei contagi si mantenga più bassa di quella nazionale: “Potrebbe essere che abbiano un sistema di test e di tracciamento pubblico e a livello territoriale che funzioni per davvero”, aveva sottolineato Bradshaw. Parole che Johnson aveva colto al balzo per difendere il suo operato e compiere allo stesso tempo un discorso di tipo nazionalistico: “C’è un’importante differenza tra il nostro Paese e il resto del mondo. Ci sono Paesi che amano la libertà e se guardate alla storia di questo Paese negli ultimi 300 anni è sempre stato all’avanguardia per libertà di pensiero e democrazia. È difficile costringere il nostro popolo a obbedire in modo uniforme alle linee guida considerate indispensabili”.

Un discorso che evidentemente non è andato giù a Mattarella che, conversando con alcuni partecipanti alle celebrazioni, ha ribadito un concetto a lui caro: la libertà non è il diritto di far ammalare gli altri, come il presidente della Repubblica aveva già detto a luglio durante la tradizionale cerimonia del Ventaglio.

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