Blitz all’alba nel Rione Traiano a Napoli contro la famiglia Cutolo: i carabinieri del Comando provinciale hanno arrestato undici persone, 9 delle quali condotte in carcere e due agli arresti domiciliari, dando esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda della Procura. Sono tutte ritenute gravemente indiziate dei delitti di associazione di tipo mafioso, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti, di tentato omicidio e di porto abusivo di armi. Delitti commessi “al fine di agevolare gli scopi criminali del gruppo camorristico facente capo alla famiglia Cutolo, radicato ed operante nel Rione Traiano, nell’area occidentale della città”.

Le misure arrivano dopo complesse di attività di indagine, eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Napoli – Bagnoli, finalizzate al contrasto ai gruppi camorristici che operano nell’area Flegrea, sotto l’influenza dello storico cartello della criminalità organizzata denominato Alleanza di Secondigliano. Le indagini hanno permesso di ricostruire le dinamiche del sodalizio, la gestione della “cassa comune” funzionale al mantenimento degli affiliati, e il sistema di approvvigionamento e smistamento di sostanze stupefacente che – attraverso la gestione delle piazze di spaccio nel Rione Traiano – permetteva di vendere al dettaglio ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hashish.

Secondo le prove acquisite dagli inquirenti il gruppo era capeggiato da Gennaro Carra, Vincenzo Cutolo (figlio di Salvatore) e Pietroluongo Fracesco. Dalle indagini è emerso anche un tentativo di omicidio nei confronti di Francesco Minchini, appartenente al gruppo criminale avversario che fa capo a Giuseppe Marfella, agguato che si inserisce nella faida armata tra le due organizzazioni camorristiche per il controllo dei commerci nel Rione Traiano.

Tra gli indagati tratti in arresto ci sono Mazzaccarro Giuseppe, elemento di vertice del gruppo camorristico facente capo alla famiglia Sorianiello, come fornitore di droga attivo nel Rione Traiano, Ostinato Giuseppina, moglie di Cutolo Salvatore, capo storico ed indiscusso del gruppo Cutolo, e Calone Antonio (detto “Tonino di Posillipo”), affiliatosi con ruolo apicale al gruppo riferibile alla famiglia Cutolo, pur conservando il controllo criminale del quartiere di Posillipo.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.