Onnipresente Rocco Casalino. L’ex portavoce dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte è ormai ospite fisso nei più importanti talk show televisivi, da quelli più leggeri a quelli più ‘impegnati’, dallo show “Ciao Maschio” di Nunzia De Girolamo a “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber.

Il motivo, sulla carta, è quello di promuovere il suo libro-autobiografia, “Il portavoce”, ma di fatto la presenza ossessiva di Casalino nel piccolo schermo pare essere quella di promuovere più il vecchio governo guidato dall’avvocato del popolo, non mancando mai infatti di ricordare i “grandi successi” dell’ex premier e del governo giallo-rosso. 

La presenza in tv di Casalino in tv pone quindi un interrogativo di natura politica ben rappresentato da Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della Commissione di Vigilanza Rai.

Come vengono conteggiate dall’Osservatorio di Pavia e dall’Agcom le ospitate di Casalino nelle trasmissioni Rai di informazione? “A che titolo – si chiede Anzaldi – Casalino va in tv, senza contraddittorio? Come esponente del Movimento 5 stelle? Come esponente del nuovo partito di Giuseppe Conte? O semplicemente come autore di un libro? In questo caso, a tutti gli autori di libri viene riservato lo spazio abnorme che in questi giorni il servizio pubblico sta dando a Casalino?”.

Un problema non di poco conto: se infatti Casalino è ospita in tv come esponente politico, in questo caso come rappresentate del Movimento 5 Stelle, “perché gli viene garantito il monologo senza confronti con altri esponenti politici?”, è l’affondo di Anzaldi.

Il deputato renziano ricorda anche come Casalino approfitti di ogni occasione per attaccare Renzi e Italia Viva, “anche inventando sonore e conclamate balle, come quando ad Agorà ha detto che il Recovery Plan sarebbe un’invenzione di Conte”.

Una circostanza che per Anzaldi conferma come “siamo di fronte alla Rai peggiore di sempre”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia