L'oppositore di Putin
Caso Navalny, tensioni tra Berlino e Mosca: “È stato avvelenato con gas nervino, Putin spieghi”
La conferma arriva direttamente da Berlino: “Alexej Navalny è stato avvelenato con un agente nervino del gruppo Novichok”. Il portavoce del governo tedesco ha affermato deciso che non ci sono dubbi sulle prove che l’uomo sia stato avvelenato e che ora spetta a Mosca dare spiegazioni. Sembrerebbero dunque delinearsi le responsabilità nell’avvelenamento di Navalny, simbolo dell’opposizione al governo di Mosca e conosciuto soprattutto per le sue inchieste che sulla corruzione del paese.
La particolare tossina era stata infatti utilizzata anche per un altro avvelenamento sospetto nel 2018, in Inghilterra. Serghej Skripal e la figlia Yulia vennero trovati semi-incoscienti su una panchina di Salisbury, una città della contea del Wiltshire, in Inghilterra.
I test tossicologici sono stati condotti all’ospedale Charité della capitale tedesca, dove dal 20 agosto il leader dell’opposizione russa è stato ricoverato a seguito di un malore che lo ha colpito mentre era in volo verso Mosca. In quell’occasione il pilota era stato costretto a effettuare un atterraggio di emergenza nella città di Omsk. Il suo staff fin da subito ha parlato di avvelenamento, i sintomi sarebbero infatti sopraggiunti pochi minuti dopo essere salito a bordo dell’aereo, dopo aver bevuto un tè.
In una nota l’esecutivo di Berlino ha ribadito “la sua ferma condanna a questo attacco nel modo più severo”. L’Europa e tutta la comunità internazionale continuano a fare pressioni sul governo di Mosca ma il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, continua a mantenere un atteggiamento di chiusura sulla vicenda: “Le ipotesi che ci vedono coinvolti nell’avvelenamento di Navalny non possono essere prese sul serio, sono solo vuoto rumore”.
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