La bufera sulle parole di Paolo Corsini, direttore Approfondimento Rai, pronunciate ieri ad Atreju continua a montare. Il giornalista, responsabile dei talk di viale Mazzini, nella kermesse di Fratelli d’Italia ha attaccato senza citarla la segretaria del Pd Elly Schlein. Inoltre, riferendosi al partito della premier Giorgia Meloni ha usato il termine “noi“, definendosi anche un militante di FdI. “Hanno preferito occuparsi di come vestirsi e di colori utilizzare, piuttosto che confrontarsi” le parole di Corsini palesemente rivolte alla leader dem.

Le reazioni di Pd e M5s, dimissioni

Non si sono fatte attendere le reazioni da parte delle opposizioni. Il responsabile Informazione del Pd, Sandro Ruotolo, ha chiesto le dimissioni di Corsini. “Può un dirigente della Rai aprire la festa di partito e dire pubblicamente “noi di Fratelli d’Italia”? E ancora, lo stesso dirigente, Paolo Corsini, può attaccare dal palco di Atreju la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein? La Rai non ha mandato in onda un programma sulla mafia di Roberto Saviano perché lo scrittore napoletano aveva criticato il ministro Salvini. Vorremmo lo stesso trattamento per Paolo Corsini: le sue dimissioni da direttore dell’approfondimento giornalistico della Rai”.

Anche dai parlamentari del M5s, Dario Carotenuto, Dolores Bevilacqua, Anna Laura Orrico e Riccardo Ricciardi, arrivano parole simili: “Non scopriamo nulla di nuovo, ma sentire dalla viva voce del direttore dell’approfondimento Rai Paolo Corsini definirsi “militante” e parlare di ritoccato orgoglio alla Festa di Fratelli d’Italia sorprende comunque. Non per quello che dice: la sua appartenenza è nota a tutti, ma per la sfrontatezza di esprimerle senza remore in una festa di partito, davanti a tutti, dimenticando totalmente il suo ruolo di primo piano nel servizio pubblico. Domanda: ai vertici Rai va bene così o prenderanno provvedimenti?”

Le scuse di Corsini

Dopo qualche ora, è giunto anche il messaggio di scuse di Paolo Corsini. Il giornalista ha dichiarato in una nota: “Quando si estrapolano parole dal contesto in cui sono state espresse, si corre sempre il rischio di prestarsi a facili critiche e strumentalizzazioni. Ieri sono stato invitato a moderare il dibattito introduttivo di una manifestazione che, in questi giorni, presenta al pubblico un parterre di ospiti e personalità di altissimo livello. In questo quadro, mi dispiace davvero che alcune mie frasi abbiano generato fraintendimenti. Nei miei brevi interventi introduttivi, finalizzati esclusivamente ad animare il dibattito e coinvolgere e presentare i relatori, non c’era ovviamente alcun intento politico o polemico e di questo mi scuso. Sono un giornalista del Servizio Pubblico e il mio impegno quotidiano, come quello di tutti i miei colleghi, è garantire in ogni situazione autonomia, pluralismo e completezza nell’informazione”.

La posizione della Rai su Corsini

Le uscite di Paolo Corsini non sembrano essere piaciute molto ai vertici della Rai. La presidente Marinella Soldi ha detto la sua: “Credo che un giornalista del servizio pubblico debba garantire un atteggiamento sempre equidistante, a prescindere dal contesto in cui opera”. “Agli operatori dell’informazione Rai è richiesto di esercitare la propria professione nel segno del pluralismo e dell’imparzialità, essenziali per aiutare i cittadini a formarsi un’opinione libera da pregiudizi, a massimo vantaggio della democrazia e del Paese” ha aggiunto Soldi.

Secondo quanto appreso da alcune fonti di agenzia, l’amministratore delegato Roberto Sergio ha chiesto di vedere un video integrale dell’intervento di Corsini, così come di ricevere una relazione proprio dal giornalista Rai. Il tutto per capire se saranno necessarie possibili sanzioni.

Redazione

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