Nello scenario di decadente follia appreso in questi giorni, sarebbe stato lecito aspettarci qualcosa di più. In questa Italia di “destrissima Meloni mania”, gli italiani meritavano di meglio. Ci saremmo aspettati un po’ di “fascistissima” narrazione. Una sorta di duello all’“Ok Corral” dove il “melonissimo” deputato di Fratelli d’Italia, Pozzolo, intento in una dimostrazione di straordinaria italica forza, avesse sfoderato di fronte agli astanti, non dico la 44 Magnum del grande Clint Eastwood, nelle vesti dell’ispettore Callagan, ma certamente qualcosa di più e di meglio di quel pistolino tascabile, che poco si confà all’immagine di questa nostra italica nazione.

L’immagine di “fasciatissima” Italia si scontra inesorabilmente con la verità dei fatti, ovvero che la nostra povera nazione è rappresentata da una classe dirigente vile, paurosa e incapace di ogni responsabilità. Il “melonissimo” deputato pistolero (o forse sarebbe meglio chiamarlo pistolino), anziché assumersi le sue responsabilità, ha deciso di nascondersi dietro l’immunità parlamentare.

Il vile comportamento del “melonissimo” deputato fa il pari col suo Capo, il sottosegretariato Delmastro, che non è, come letto in questi giorni, un Fantozzi 2.0., vittima della propria sfortuna, è semmai un opportunistico e spregiudicato Ragionier Filini, impegnato insieme a sua sorella, a spiegarci che lui “non c’era”, “non sapeva”, “ma se solo avesse saputo”. Il “destrissimo” deputato e il “melonissimo” sottosegretario sono l’emblema della classe dirigente del nostro Paese, dell’inadeguatezza dei nostri governanti, dell’importanza e dell’urgenza che se ne vadano velocemente dal governo della nostra meravigliosa “povera Italia”.

Francesco Bonifazi

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