Era già trapelato da indiscrezioni e retroscena dall’incontro in via della Scrofa tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni il suo nome: Gilberto Pichetto Fratin è il nuovo ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Sarà il fedelissimo dell’ex Presidente del Consiglio e leader di Forza Italia a sostituire il ministro Roberto Cingolani. Il nome suo nome era già trapelato per il ministero dello Sviluppo Economico e per quello della Transizione Ecologica.

Pichetto Fratin è nato a Veglio, in provincia di Biella, ha 68 anni e ha cominciato con la politica a livello locale. Laureato in Economia e Commercio, era entrato nel consiglio regionale del Piemonte prima di essere eletto assessore e vicesindaco di Biella. Ha aderito a Forza Italia nel 1995 nel Consiglio Regionale del Piemonte. Due anni più tardi ha ottenuto l’assessorato a Industria, Artigianato e Commercio.

Pichetto Fratin è entrato in Parlamento tra i 147 parlamentari eletti dal Popolo della Libertà alle elezioni politiche del 2008. Al Senato. Per incompatibilità si è dimesso dalle cariche regionali e nel 2010 è tornato alla giunta come assessore al Bilancio. È stato dal 2013 vicepresidente del Piemonte, dal 2014 coordinatore regionale del partito. Proprio quello stesso anno sembrava fatta per la sua candidatura per il centrodestra a correre alle regionali in Piemonte ma Fratelli d’Italia, che voleva le primarie, scelse la corsa in solitaria con Guido Crosetto – quelle elezioni vennero vinte dal candidato di centrosinistra Sergio Chiamparino.

Alle elezioni del 2018 è stato rieletto a Palazzo Madama. Pichetto Fratin è stato nel 2019 tra i primi firmatari per il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari. Dal febbraio 2021 è sottosegretario, con titolo di “viceministro”, del ministero dello Sviluppo Economico guidato dal ministro della Lega Giancarlo Giorgetti. Con delega alle politiche industriali e alle piccole e medie imprese. Alle elezioni dello scorso 25 settembre è stato eletto alla Camera dei deputati come capolista nel collegio plurinominale di Chieri-Moncalieri.

Quando il suo nome era trapelato per il ministero della Transizione Ecologica i due portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli ed Eleonora Evi hanno accusato in una nota congiunta il deputato di sostenere “posizioni negazioniste, contro l’auto elettrica e contro i piani verdi UE Fit for 55, insomma un segnale chiaro di quello che la Meloni vuole per le politiche sul clima. Esattamente l’opposto del necessario per fronteggiare la crisi climatica”.

Per un errore, corretto dalla Presidenza del Consiglio, Meloni aveva dato al momento della comunicazione della squadra di governo il nome di Fratin alla Pubblica amministrazione, dove è invece stato nominato Paolo Zangrillo.

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