Un predatore”. Così è stato definito il cantante R&B R.Kelly al processo per abusi sessuali iniziato ieri 18 agosto a New York. Il 54enne, conosciuto a livello globale per la hit ‘I believe I can fly‘, è accusato di estorsione, sfruttamento sessuale di minore, rapimento e corruzione per un periodo che va dal 1994 al 2018.

Le accuse

Nell’aula del tribunale federale di Brooklyn l’artista è apparso a capo chino e in silenzio. Secondo l’accusa avrebbe gestito una rete per reclutare e “preparare” giovani donne ad avere rapporti sessuali con lui in stanze d’albergo quando era in tour, chiedendo loro di “tenere la testa bassa” e chiamarlo “papi”.

Stiamo parlando di un predatore. Un uomo che per decenni ha usato la sua fama, la sua popolarità e una rete di persone a sua disposizione per prendere di mira, preparare e sfruttare giovani ragazze e donne per soddisfare i suoi desideri sessuali“, ha dichiarato in apertura di procedimento il pm Maria Cruz Melendez. R. Kelly si è però dichiarato innocente.

Le ultime prove a suo carico, fornite dai pubblici ministeri a fine luglio, sono la testimonianza di un uomo, secondo il quale il cantante gli avrebbe chiesto di fornirgli materiale pedopornografico con protagonisti alcuni ragazzi; e registrazioni di abusi e minacce usati per “mantenere il controllo” sulle ragazze, oltre a prove di tangenti pagate per suo conto a impiegati statali. Il cantante era stato già arrestato nel 2019, in seguito rilasciato per aver pagato una cauzione di 100 mila dollari.

Chi è R. Kelly

Il cantante, compositore e produttore discografico da 75 milioni di copie vendute nel mondo, all’anagrafe Robert Sylvester Kelly, diventa famoso nel 1996 con il brano ‘I believe I can fly’, colonna sonora del film d’animazione Space Jam con Michael Jordan. Un successo mondiale, che gli fa vincere 3 Grammy Awards ed è considerato “uno dei migliori singoli degli anni ‘90”. Dopo l’uscita del doppio album “R.” nel 1998, a cui collaborano anche altri artisti del calibro di Celine Dion e Jay Z, e di “Tp-2.com” nel 2000, la carriera di R.Kelly subisce una battuta d’arresto.

Nel 2002 viene trovato in possesso di materiale pedopornografico e compare in un video in cui è a letto con una ragazza molto giovane. Successivamente viene accusato di molestie all’ex moglie con cui ha avuto 3 figli. Nel 2008 viene giudicato non colpevole per insufficienza di prove.

Negli anni successivi l’artista continua a lavorare: nel 2009 pubblica il singolo ‘I believe’ dedicato al Presidente degli Stati Uniti d’America appena eletto Barack Obama; nel 2013 duetta con Justin Bieber. Collabora inoltre con altri artisti come Mariah Carey , Mary J. Blige e Lady Gaga.

L’attenzione sulle sue vicende giudiziarie, che si riaccende anno dopo anno, e le nuove accuse che gli vengono rivolte dal 2018, colpiscono ancora una volta la sua carriera, con il boicottaggio delle case discografiche e delle radio. Fino a questo nuovo processo in cui rischia 10 anni di reclusione.

Mariangela Celiberti

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