La tragedia
Ciclisti travolti e uccisi da neopatentato a Senigallia, squilla cellulare delle vittime: “Cosa è successo?”
Travolti e uccisi da un’auto condotta da un neopatentato. Sono morti così due ciclisti a Senigallia, in provincia di Ancona, nel corso di un incidente avvenuto nella tarda mattinata di martedì 13 agosto lungo la statale 16. Le vittime sarebbero una coppia della zona di età compresa tra i 30 e i 40 anni. Il ragazzo alla guida dell’auto, una Opel Corsa, si è fermato per prestare soccorso ma non c’è stato nulla da fare: troppo violento l’impatto tra la vettura e i due ciclisti. Il giovane era in compagnia di un’amica.
La telefonata dell’amico: a rispondere la stradale
Le due vittime non avevano documenti ma sono stati identificati successivamente quando il telefono di uno dei due ha iniziato a squillare. A chiamare un amico che, appresa la notizia dalla polizia stradale, ha fornito, disperato, indicazioni sulle generalità della coppia.
Ciclisti uccisi, la carambola mortale
La Opel, secondo una prima ricostruzione della polizia stradale, procedeva in direzione nord mentre le vittime in direzione sud. Avrebbe invaso la corsia opposta travolgendoli frontalmente. La dinamica dell’incidente è in via di ricostruzione. Quel che è certo è che oltre ai due ciclisti, nell’incidente è rimasta coinvolta una seconda automobile, una Peugeot, e una terza vettura dove a bordo c’era un bambino, portato per controlli all’ospedale di Senigallia.
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