L'aggressione in Corso Bramante a Torino
Colpito a martellate sotto casa, fermato il figlio dell’uomo in fin di vita
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Enrico Placido è stato aggredito a martellate all’uscita di casa sua, a Torino. È in condizioni gravissime, rischia la vita. Il figlio Raffaele Luigi Sergi avrebbe confessato l’aggressione. “Sono stato io a colpire papà”, avrebbe raccontato prima di essere trasportato in carcere. Sul caso indaga la Squadra Mobile della Polizia.
L’aggressione a Corso Bramante, nei pressi del condominio dove viveva l’uomo. Placido è stato colpito al volto e alla testa, ha riportato un trauma cranico e facciale. Stava uscendo di casa per comprare il giornale quando è stato aggredito. È stato ricoverato al Cto di Torino in prognosi riservata.
A ritrovarlo, rivorso a terra nel cortile del condominio, un vicino di casa, in una pozza di sangue. L’uomo, 72enne, in pensione da tempo, soffre di una grave malattia neurodegenerativa. A soccorrere l’uomo tre infermiere che abitano nelle vecchie case Gtt sotto il cavalcavia, hanno cercato di rianimare il pensionato in attesa dell’ambulanza.
L’uomo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico ieri pomeriggio. Il figlio, assistito dagli avvocati Fulvio Violo e Roberta Rossetti, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di tentato omicidio nel pomeriggio ed è stato interrogato dal pm Fabiola D’Errico. Ancora da ricostruire il movente.
Il Corriere di Torino scrive che l’uomo avrebbe vagato nel quartiere un’ora almeno. Si ipotizza uno stato di esasperazione a causa delle condizioni di salute del padre. Sconcerto e incredulità tra vicini di casa e conoscenti. “Non può essere stato mio figlio”, le parole della madre del 46enne.
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