La scomparsa
Tony Bennett se ne va a 96 anni, l’ultimo crooner d’America. Dal 2016 soffriva d’Alzheimer
Ha venduto oltre cinquanta milioni di dischi ed è stato inserito nella “Big Band Jazz & Hall of Fame”.
All’età di 96 anni è morto quest’oggi a New York Tony Bennett, pseudonimo di Anthony Dominick Benedetto. È stato un cantante statunitense, considerato l’ultimo grande crooner americano, “il migliore nel settore” a detta di Frank Sinatra. Tra i tanti premi vinti in carriera, spiccano 20 Grammy Awards, tra cui, nel 2000, alla carriera. Ha venduto oltre cinquanta milioni di dischi ed è stato inserito nella “Big Band Jazz & Hall of Fame”.
La scomparsa di Bennett è stata annunciata dalla sua portavoce Sylvia Weiner. L’artista dal 2016 soffriva d’Alzheimer, malattia resa pubblica dalla moglie Susan nel febbraio 2021 ad AARP The Magazine. Nonostante le difficoltà ha continuato ad esibirsi, il suo ultimo show pubblico fu nell’agosto di due anni fa, quando apparve con Lady Gaga al Radio City Music Hall in uno spettacolo intitolato One Last Time. Nel 2014, i due hanno registrato l’album jazz Cheek to Cheek, vincendo un Grammy nella categoria “Best Traditional Pop Vocal Album”.
Le origini italiane e la carriera
Anthony Dominick Benedetto era nato nel 1926 da una famiglia di origini italiane. Suo padre, John Benedetto, era un negoziante che emigrò dalla Calabria negli Stati Uniti nel 1908. Sua madre, Anna Suraci, una sarta figlia di due genitori italiani ma nata negli States. Il canto come prima passione fin dall’età di dieci anni. Nel corso della seconda guerra mondiale si arruola nell’esercito prestando servizio nella 63ª divisione. Tornato in America riprende ad esibirsi, venendo notato da un comico, Bob Hope, che gli consiglia di cambiare il suo nome in Tony Bennett. La leggenda nella mia famiglia”, ha dichiarato “era che mio padre era solito stare in cima a una montagna e l’intera valle lo sentiva cantare. Questo è il motivo per cui lo faccio”.
Nel 1950 firma il suo primo ingaggio discografico con la Columbia Records, da lì i primi successi continentali e mondiali. Nel 1956 fa tappa in tv con il Tony Bennett Show. La prima vera pagina scura della sua vita arriva alla fine degli anni settanta, quando inizia ad avere problemi di dipendenza dalla droga rischiando la vita nel 1979 per un’overdose di cocaina, dalla quale però, si riprende anche grazie all’aiuto dei figli.
I successi
Tra le sue canzoni si ricordano The Way You Look Tonight, Body and Soul, (I Left My Heart) In San Francisco e Spanish Eyes, e l’album “Duets” pubblicato nel 2011, lavoro grazie al quale diventa in assoluto l’artista più anziano ad ottenere il primo posto in classifica. L’album contiene anche l’ultima canzone incisa in vita da Amy Winehouse. Sono molte le star della musica contemporanea ad aver avuto il privilegio di collaborare con lui: Paul McCartney, Barbra Streisand, Stevie Wonder, Judy Garland, Michael Bublé, Elton John, Céline Dion.
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