Nella prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, proclamata da Papa Francesco, la Messa a San Pietro è stata celebrata da Monsignor Rino Fisichella. Il Papa infatti è ancora troppo debole per poter prendere parte a lunghe cerimonie: ma ha comunque preparato l’Omelia prevista per questa ricorrenza speciale. “Fratelli e sorelle, carissime nonne e carissimi nonni, voi attendevate giustamente Papa Francesco. Il Papa vi saluterà alla fine celebrando l’Angelus” ha spiegato Mons. Fisichella all’inizio della celebrazione di fronte a circa duemila persone, tutte distanziate secondo le regole anti-covid. “Voi sapete che questi per lui sono giorni di convalescenza e noi desideriamo che non si affatichi ulteriormente perché possa trascorrere questi ultimi giorni in riposo per riprendere pienamente le forze e il suo ministero pastorale“.
A settembre infatti il Pontefice sarà impegnato in un viaggio apostolico in Ungheria e Slovacchia.

“Necessaria un’allenza tra giovani e anziani

In questo 25 luglio dedicato ai nonni, al centro dell’Omelia letta da Monsignor Fisichella, il rapporto tra i più giovani e gli anziani. “Oggi c’è bisogno di una nuova alleanza tra giovani e anziani, di condividere il tesoro comune della vita, di sognare insieme, di superare i conflitti tra generazioni per preparare il futuro di tutti. Senza questa alleanza di vita, di sogni e di futuro, rischiamo di morire di fame, perché aumentano i legami spezzati, le solitudini, gli egoismi, le forze disgregatrici“. Giovani e anziani, continua Fisichella, sono “il tesoro della tradizione e la freschezza dello Spirito. Giovani e anziani insieme. Nella società’ e nella Chiesa: insieme. I giovani, profeti del futuro che non dimenticano la storia da cui provengono; gli anziani, sognatori mai stanchi che trasmettono esperienza ai giovani, senza sbarrare loro la strada.”

L’Angelus del Papa

A mezzogiorno il Papa si è affacciato alla finestra per l’Angelus: è apparso sorridente e disteso in volto. Il Pontefice ha rivolto un pensiero e una preghiera alle vittime e alle famiglie dalle terribili piogge torrenziali che hanno colpito  Zhengzhou, capoluogo della provincia dell’Henan in Cina, per poi parlare delle Olimpiadi di Tokyo con parole cariche si speranza: “In questo tempo di pandemia questi Giochi olimpici siano un segno di speranza e di fratellanza universale all’insegna del sano agonismo. Dio benedica organizzatori, atleti e tutti coloro che collaborano a questa grande festa dello sport.”

Al termine dell’Angelus il Santo Padre è tornato sulla ricorrenza dedicata ai nonni e agli anziani. “Abbiamo appena celebrato la liturgia in occasione della prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. Un applauso a tutti i nonni, a tutti“, ha detto. “Nonni e nipoti, giovani e anziani insieme – ha proseguito – hanno manifestato uno dei volti belli della Chiesa e hanno mostrato l’alleanza tra le generazioni. Invito a celebrare questa Giornata in ogni comunità, ad andare a trovare i nonni, gli anziani, quelli che sono più soli, per consegnare loro il mio messaggio, ispirato alla promessa di Gesu’: ‘Io sono con te tutti i giorni‘.”

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