Il giallo di Bolzano
Coppia scomparsa nulla, nei guai il figlio Benno Neumair: “Tracce di sangue nell’auto”
È nei guai Benno Neumair, indagato per duplice omicidio e occultamento dei cadavere dei genitori. O almeno così emergerebbe all’inchiesta coordinata dai pm Igor Secco e Federica Iovene. Il caso è quello di Laura Perselli e Peter Neumair, 63 e 68 anni, coppia di insegnanti in pensione. Da martedì 5 gennaio nessuna loro notizia. Si ipotizzava un incidente, forse un’aggressione, escluso da subito un gesto estremo. E poi lunedì la svolta, l’iscrizione nel registro del 30enne. A suo carico ci sarebbero degli elementi gravi.
Benno Neumair ha 30 anni. È un istruttore di fitness. È stato lui a denunciare la scomparsa dei genitori. La prima a far scattare l’allarme era stata però la sorella Madè, che vive a Monaco di Baviera e che non sentiva da un giorno i genitori. Gli indizi che portano al ragazzo riguardano alcuni comportamenti strani nei giorni scorsi e il ritrovamento di tracce ematiche nell’automobile di famiglia.
Vanno comunque ricordate le parole del legale del ragazzo, Angelo Polo. “Benno è in grande preoccupazione per la scomparsa dei suoi genitori. Spera che siano ritrovati presto e non ha nessuna preoccupazione in merito all’inchiesta perché non ha nulla da nascondere”, ha detto aggiungendo che “se ci fosse un quadro di gravità indiziaria sufficiente la situazione evidentemente sarebbe diversa”, facendo intendere che il giovane nel frattempo sarebbe già stato arrestato. L’avvocato si è detto fiducioso sul fatto che le indagini faranno emergere elementi utili a provare l’estraneità del ragazzo.
Quali sarebbero questi elementi che complicano la posizione del ragazzo? La Procura è certa che i due ex insegnanti siano stati uccisi e buttati nel fiume. Il Corriere della Sera scrive che i carabinieri hanno monitorato tutti i movimenti del 30enne. La svolta quando il giovane ha portato l’auto a un autolavaggio. A quel punto i militari sono intervenuti impedendo il lavaggio. All’interno dell’auto è stato ritrovato un grande flacone da 800ml di acqua ossigenata. I Ris di Parma hanno analizzato l’auto posta sotto sequestro e hanno riscontrato tracce ematiche. L’ipotesi è che comunque i due siano stati uccisi e i loro corpi gettati nel fiume Isarco. Le ragioni ipotizzate del gesto: conflitto familiare. Un rapporto che si era complicato da quando il ragazzo era rientrato a vivere nell’appartamento di via Castel Roncolo 22.
© Riproduzione riservata