Giro di vite sulla movida a Napoli. Nelle prossime ore il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi firmerà la nuova ordinanza, che entrerà in vigore dalla prossima settimana, per limitare la distribuzione degli alcolici e l’intrattenimento in strada fino a tarda notte. Il testo è ancora in fase di redazione ma i contenuti sono stati già anticipati da Manfredi al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto ieri in Prefettura.

Ecco cosa cambierà: i locali dovranno chiudere alle 2 nel week end, all’una negli altri giorni e da mezzanotte stop alla musica. Stretta sulla vendita degli alcolici ai minori non solo nei bari e nei locali pubblici ma anche in quegli esercizi commerciali di prossimità. Multe salate per chi non rispetta le regole. Prima una sanzione pecuniaria, poi successivamente la segnalazione alla Questura per l’adozione dei provvedimenti previsti dalla legge. «L’ordinanza d’urgenza – ha spiegato il sindaco di Napoli – entrerà in vigore la prossima settimana. Un’attenzione particolare sarà riservata anche alla pulizia degli spazi attigui agli esercizi commerciali. Un aspetto fondamentale – ha aggiunto – sarà quello dei controlli. La nostra intenzione non è punitiva nei confronti di nessuno – ha chiarito – ma anzi ha l’obiettivo di contemperare quelle che sono le esigenze della quiete pubblica, del decoro della città, della tutela dei minori, della sicurezza pubblica».

C’è chi ha accolto bene le nuove disposizioni, ma non sono mancate le polemiche. Da un lato c’è Confesercenti Napoli che si dice assolutamente favorevole: «Siamo d’accordo con l’idea del Comune, al contempo però serve maggiore controllo del territorio e non soltanto nelle ore di punta notturne». Dall’altro lato, assolutamente in disaccordo con l’amministrazione comunale Aldo Maccaroni, presidente Chiaia Night e consigliere Fipe: «L’ordinanza in arrivo è un provvedimento che non può trovarci d’accordo. Non è così che si risolve il problema della sicurezza, quanto piuttosto si penalizzerà un intero comparto economico – ha commentato Maccaroni – Inoltre pare che l’ordinanza non riguarderà i ristoranti, una distinzione già fatta nei provvedimenti passati e che ha generato un grande caos, una concorrenza sleale e la nascita di attività collaterali volte a bypassare l’ordinanza».

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.