Continuano a salire tasso di positività e, soprattutto, i pazienti ricoverati in ospedale (oltre 500 in più rispetto al giorno precedente). E’ quanto emerge nel bollettino di lunedì primo marzo sull’emergenza coronavirus in Italia. Stando ai dati pubblicati dal ministero della Salute, sono 13.114 i nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 17.455), per un totale dall’inizio dell’emergenza di 2.938.371. I morti sono invece 246, in aumento rispetto ai 192 di ieri, che portano il numero complessivo a 97.945.

I tamponi effettuati nell’ultima giornata sono stati 170.633 in totale, circa 87mila in meno rispetto al giorno precedente, con un tasso di positività che sale, dal 6,8 al 7,6%. Un dato, quello dei tamponi, in forte calo come sempre la domenica.

In forte aumento il numero dei ricoveri. Sono 58 le terapie intensive in più (ieri +15), con 171 ingressi del giorno, per un totale di 2.289. I ricoveri ordinari aumentano di 474 unità (ieri +266), per un totale di 19.112. Sono 1.966 in più di ieri gli attualmente positivi al coronavirus in Italia. Il totale è di 424.333. I guariti sono 10.894 per un totale da inizio pandemia di 2.416.093.

La regione con il maggior numero di casi è l’Emilia-Romagna (2.597), seguita da Lombardia (2.135), e Campania (1.896). Nella regione guidata da Stefano Bonaccini il dato di positività emerso nel bollettino odierno è pari al 20,8%. Un dato emerso dall’analisi di appena 12.463 (tra molecolari e antigenici). Come annunciato questa mattina dal sindaco di Bologna Virginio Merola i numeri dei nuovi contagi della provincia di Bologna sono da zona rossa, con 768 casi nelle ultime 24 ore su un totale di 2.597 in tutta la regione.

Invece – precisa la Regione – “la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri, il 20,8%, non assolutamente indicativa dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati che la domenica è inferiore rispetto agli altri giorni. Inoltre, nei festivi soprattutto quelli molecolari vengono fatti soprattutto su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

PIU’ CONTAGI TRA I GIOVANI – A partire dalla fine di gennaio la fascia di età degli under 20 ha superato nell’incidenza del contagio quelle più adulte. E’ quanto si può vedere in un ‘Focus sull’età evolutiva‘ di sorveglianza integrata covid-19 prodotto dall’Iss e presentato lo scorso fine settimana al Cts. Il periodo di rilevazione è dal 24 agosto 2020 al 24 febbraio 2021. In particolare si tratta della fascia 10-19 anni con un’incidenza superiore ai 150 casi ogni 100mila abitanti nei mesi di gennaio e febbraio. Più bassa risulta invece l’incidenza nei bambini 0-9 anni.

RISALGONO CONTAGI IN TUTTO IL MONDO – “Nell’ultima settimana, il numero di casi di Coronavirus è aumentato per la prima volta in 7 settimane”. Lo riferisce il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Ciò è deludente, ma non sorprendente”, aggiunge. Il numero dei contagi è cresciuto nelle Americhe, in Europa, nel Sud-est asiatico e nel Mediterraneo orientale.

Redazione

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