Intesa tra governo e sindacati sull’integrazione e la condivisione della lista aggiornata delle attività essenziali in deroga al il Dpcm delle 22 marzo. Come riferito da fonti sindacali si è raggiunto l’accordo tra i rappresentanti dei lavoratori e l’esecutivo nel corso del confronto che ha visto protagonisti i ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

L’accordo non prevede firme, ma sancisce di fatto una condivisione tra sindacati e Governo sul perimetro individuato per concedere le deroghe alle attività che possono restare aperte.

“Cgil, Cisl e Uil hanno concluso questa mattina uno stringente confronto con il Governo. E’ stato fatto un grande lavoro comune, ottenendo un ottimo risultato nella direzione di tutelare la salute di tutti i lavoratori e di tutti i cittadini”, si legge in una nota unitaria dei sindacati. “Abbiamo rivisitato l’elenco delle attività produttive indispensabili, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. E’ stato tolto dall’elenco tutto ciò che non era essenziale, visto il momento difficile che stiamo vivendo”, aggiungono Cgil, Cisl e Uil.

“In tutte queste attività chi lavora dovrà essere dotato degli indispensabili dispositivi di protezione individuali e, in tutti i luoghi di lavoro, dovrà essere rigorosamente adottato il Protocollo sulla sicurezza raggiunto nei giorni scorsi a Palazzo Chigi – si legge nella nota congiunta – I prefetti dovranno coinvolgere le organizzazioni territoriali per la autocertificazione delle attività delle imprese che svolgono attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere essenziali”.

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