Il bollettino quotidiano sull’emergenza coronavirus – la cui diffusione era stata argomento di dibattito negli ultimi giorni – riporta 196.224 nuovi contagiati e 313 morti a causa delle conseguenze del contagio nelle ultime 24 ore. Il numero dei decessi è il più alto registrato nella quarta ondata. Ieri erano stati 294, 220.532 i tamponi. Sono 2.222.060 gli attualmente positivi al Covid in Italia.

Stabile al 16,5% il tasso di positività rispetto al 16% di ieri. I tamponi molecolari e antigenici effettuati e processati nelle ultime 24 ore sono stati 1.190.567, ieri erano stati 1.1375.514. I pazienti in terapia intensiva sono 1.669, otto in meno nel saldo tra entrate e uscite nelle ultime 24 ore. Gli ingressi giornalieri sono stati 156. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 17.309, 242 in più rispetto a ieri.

I numeri dei nuovi casi di contagio nelle 24 ore nelle Regioni italiane: Lombardia 41.050, Campania 27.034, Veneto 19.811, Emilia Romagna 19.776, Piemonte 17.147, Toscana 13.341, Sicilia 13.048, Lazio 12.027, Liguria 5.984, Friuli Venezia Giulia 4.651, Puglia 3.993, Abruzzo 3.912, Umbria 2.680, Marche 2.393, P.A. Bolzano 2.312, Calabria 2.288, P.A. Trento 2.278, Sardegna 1.307, Basilicata 938, Molise 798, Valle d’Aosta 622.

Il consueto report che da quasi due anni riporta lo stato dell’emergenza in Italia è stato messo in discussione, nella forma della sua diffusione quotidiana, negli ultimi giorni in quanto “il numero di contagi di per sé non dice nulla”, secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, e “non dice a nulla e non serve a nulla se non mettere l’ansia alle persone” secondo l’infettivologo Matteo Bassetti. Contrari all’eventualità il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri e il virologo Fabrizio Pregliasco. L’infettivologo membro del Comitato Tecnico Scientifico Donato Greco ha detto che il Cts ne sta “discutendo del parlarne col Governo”.

Una delle ipotesi in campo è una pubblicazione settimanale dei dati. L’Organizzazione Mondiale della Salute ha intanto lanciato almeno altri due messaggi, anche se poco incoraggianti: nel giro di due mesi oltre il 50% degli europei sarà contagiato dalla variante Omicron; per le nuove varianti non sono sufficienti i vecchi vaccini, vanno sviluppati nuovi farmaci contro il covid-19. A oggi in Italia sono state condotte oltre 117 milioni e 19mila somministrazioni, l’86,51% della popolazione over 12 anni ha completato il ciclo vaccinale, più di 24 milioni di persone si sono sottoposte alla dose booster. Martedì nuovo record di somministrazioni per i vaccini anti-Covid: oltre 686 mila, con 77.500 prime dosi, di cui 48 mila bambini e 22.500 over 50. Lo fa sapere la struttura del commissario Francesco Paolo Figliuolo.

In una settimana la crescita nelle terapie intensive è stata del 18% negli ospedali sentinella della Fiaso. I non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 67% del totale. La metà dei non vaccinati prima di finire in ospedale godeva di buona salute e non aveva comorbidità. Di contro i vaccinati in terapia intensiva sono il 33%: due su tre sono affetti da altre gravi patologie che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del vaccino e per l’85% dei casi si tratta di persone a cui sono state somministrate due dosi di vaccino da oltre 4 mesi e non hanno ancora ricevuto la terza dose.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.