Caro direttore,
i giovani palestinesi si sentono in diritto di aprire il corteo del 25 aprile e ritengono inaccettabile che nel corteo antifascista trovino spazio anche figure che rappresentano il sionismo, il colonialismo e la guerra. Inoltre, si considerano i portatori dei valori della Resistenza. Da un punto di vista storico e contemporaneo, questa affermazione suscita un sorriso amaro. Domani vorranno forse ricordare Amin al-Husseini, il Gran Muftì di Gerusalemme alleato di Hitler? Oppure intoneranno il loro consueto slogan “dal fiume al mare Palestina libera”, che presuppone l’eliminazione degli ebrei? Sono questi i valori costituzionali su cui si fonda la nostra Repubblica? Vorrei ricordare ai giovani palestinesi che la Brigata ebraica, a differenza del Gran Muftì, contribuì a liberare l’Europa e l’Italia dal nazifascismo e ha ogni legittimo e morale diritto di partecipare al corteo. Sfileremo a testa alta, senza farci intimorire.

Daniele Nahum

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