L’epidemia da coronavirus in Italia peggiora, la variante Omicron preoccupa relativamente, la campagna vaccinale accelera. Questo il quadro che emerge oggi dai diversi dati in arrivo sulla curva del contagio in Italia. Soprattutto dal monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. Una situazione ancora sotto controllo, lontana da quella di altri Paesi europei dove i numeri sono imparagonabili, decisamente più alti. Apprensione tuttavia per il Natale: diverse amministrazioni locali hanno già attivato delle ordinanze per provare a contrastare l’aumento dei contagi e a prevenire restrizioni.

L’Istituto Superiore di Sanità riporta che sette Regioni e Province Autonome che questa settimana superano la soglia di allerta per l’occupazione di posti letto covid nelle terapie intensive, fissata al 10%. Si tratta di Calabria (all’11,8%), Friuli Venezia Giulia (14,3%), Liguria (12,4%), Marche (14,8%), PA Bolzano (18%), PA Trento (16,7%), Veneto (12,4%). L’Emilia Romagna registra un valore pari al 10%. Secondo Agenas sono sei le Regioni a rischio Zona Gialla a Natale, per via dei dati delle tin: provincia di Trento, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche e Veneto.

A superare invece la soglia, fissata al 15%, dell’occupazione dei reparti di area medica, sono invece quattro tra Regioni e Province Autonome: Calabria (al 16,8%), Friuli Venezia Giulia (23,3%), PA Bolzano (19,2%), Valle d’Aosta (24,2%). L’incidenza dei casi è ancora in netto aumento, dai 155 per 100mila abitanti della settimana scorsa ai 176 dell’ultima. L’incidenza massima si registra nella Provincia Autonoma di Bolzano: 556,1 casi per 100mila abitanti. A seguire Friuli Venezia Giulia (378), Veneto (365,5) e Valle D’Aosta (266,4). La provincia di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia sono già in Zona Gialla. A rischiare di seguirle ci sono la Calabria e la Provincia Autonoma di Trento. Cala invece l’indice di contagio Rt, per la seconda settimana consecutiva, a 1,18 – la settimana scorsa era all’1,20 e quella prima ancora all’1,23.

“È in diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica – si legge nella nota dell’Iss – l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,07 (1,03-1,11) al 29/11/2021 vs Rt = 1,09 (1,05-1,12) al 23/11/2021)”. In aumento anche i ricoveri e l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva. “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è all’8,5% (rilevazione del 9 dicembre) contro il 7,3% (al 2 novembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,6% contro il 9,1%”.

L’ultimo bollettino diffuso dal ministero della Salute ha riportato 12.527 contagi e 79 morti. Per la Fondazione Gimbe cinquantadue Province sono pari o oltre i 150 contagi su 100mila abitanti. “Ora è il momento di impegno per non vanificare gli sforzi fin qui profusi – l’appello lanciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – per contenere la circolazione del virus e sostenere la fiducia, elemento determinante insieme a riforme e investimenti per assicurare le basi per una crescita duratura e diffusa”.

Sono intanto un milione e 478mila 493 i Green Pass scaricati nella giornata di ieri, come si legge sulla piattaforma del governo sui certificati verdi: un record. Le certificazioni emesse finora sono state in totale 148.424.672. L’Italia ha inoltre superato le 100 milioni di somministrazioni di sieri anti-covid. Le persone che hanno completato il doppio ciclo sono oltre 45 milioni 859mila, quasi il 95% della popolazione over 12 anni. Dal 16 dicembre partiranno le vaccinazioni per i bambini nella fascia tra i 5 e gli 11 anni. Attese altre due milioni di dosi del siero Pfizer BioNTech. L’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) ha rinnovato intanto l’invito a vaccinare i bambini e ha sottolineato che la dose booster è sicura dopo tre mesi.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.