Giuseppe Conte e Matteo Renzi tengono il punto. Il braccio di ferro resta, ma i toni sono diversi. Lo scontro tra presidente del Consiglio e il leader di Italia Viva non scema, anche se vanno registrati toni diversi. “Se il Premier vuole cacciarci, faccia pure: è un suo diritto! E Conte è il massimo esperto nel cambiare maggioranze. Se invece vogliono noi, devono prendersi anche le nostre idee. Alleati, non sudditi”, ribadisce il leader di Italia Viva. Anche la linea del premier non cambia e il capo del Governo la rende esplicita volando a Gioia Tauro per presentare insieme al ministro Giuseppe Provenzano il Piano Sud: “Io ho la responsabilità di governo e ho chiesto la fiducia per realizzare un programma. Che senso avrebbe lavorare a un Conte ter? Orizzonti futuri non mi appartengono”, insiste.

LE VOCI SUI ‘RESPONSABILI’ – Intanto si fanno sempre più forti le voci su possibili “responsabili” chiamati a salvare la stabilità del governo in caso di defezione di Italia Viva dall’esecutivo giallo-rosso. Tra i corridoi di Palazzo Madama c’è anche chi è pronto a scommettere che tra gli stessi renziani qualcuno potrebbe decidere, in caso di necessità, di sostenere il Governo. Magari con alcune assenze strategiche. Diversi movimenti si registrano poi nel gruppo Misto e dentro FI. Capofila sarebbe Paolo Romani, e con lui ci sarebbe anche Massimo MallegniGaetano Quaglieriello, pure chiamato in causa, si sfila: “È un momento in cui sto fermo perché qualunque cosa fai passi per responsabile e io non ci penso minimamente”, spiega. E se per un fine conoscitore della politica come Gianfranco Rotondi “la verità è che nelle coalizioni avviene uno scambio di coppie: il Centrosinistra cerca di sostituire Renzi con un pezzo di Forza Italia, e Salvini sta sostituendo Forza Italia con Renzi“, a Palazzo nessuno pensa sia l’ora di preparare gli scatoloni.

I SENATORI DA ‘RECUPERARE’ – Secondo ‘Repubblica’ Conte avrebbe già un ‘piano’ per recuperare sei senatori, dato che alla Camera il Governo è già autonomo e può sopravvivere senza il supporto di Italia Viva. Il quotidiano fa il nome di quattro senatori: si tratta dell’ex grillina Gelsomina Vono, dell’ex berlusconiana Donatella Conzatti, di Giuseppe Cucca, che dopo aver letto di questa sua possibile uscita dal partito scriveva nella chat “Dicono che voglio andare via, vi giuro che non è così. Ve lo assicuro!”. Ultimo Eugenio Comincini, che, parlando davanti al leader, ha detto: “Dobbiamo mediare sulla giustizia, non possiamo andare avanti così”.

L’AUDIO ‘RUBATO’ A CASALINO – Per i bookmaker del Transatlantico, insomma, le urne (qualora mai fossero state vicine) si allontanano. A turbare una giornata all’insegna dei pontieri e dei toni soft, però, è un audio “rubato” al portavoce del premier Rocco Casalino (“Amore, ci sarà un Conte Ter. Stai tranquillo”), pubblicato da Linkiesta. I renziani partono all’attacco: “Casalino sbugiarda Conte, il Conte ter esiste”, accusano i renziani  Luciano Nobili e Michele Anzaldi. “È una delle sue tante battute. Si evince chiaramente che il tono è ironico in risposta a una battuta provocatoria di un collega”, la replica informale dallo staff del premier. In realtà, poi, è il direttore de “Il Tempo” Franco Bechis a pubblicare l’audio integrale di cui è coprotagonista e a confermare il tono scherzoso dello scambio di battute. Gli addetti ai lavori annotano e provano a interpretare anche quelle.

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