La fortuna di Danilo Dolci (1924-1997) non è mai venuta meno ma certo il centenario della nascita è un’ottima occasione per riscoprire questo grande intellettuale che seppe interpretare e raccontare la Sicilia con uno stile che ancora oggi brilla e commuove. Ecco dunque la ripubblicazione per Sellerio dei “Racconti siciliani”, con introduzione di Franco Lorenzoni, raccolta di scritti nei quali si raccontano con occhio da cronista i mali di una terra meravigliosa e densa di contraddizioni. Perché “da cronista”? Perché Dolci, come Carlo Levi o, nel cinema, Francesco Rosi immortalano i fatti sulla pagina o sulla pellicola e ce li scodellano con freddezza “sociologica” ma con intrinseca, fortissima partecipazione morale attraverso una capacità letteraria che non può non catturare il lettore, a mezzo secolo di distanza. Danilo Dolci è tra i grandi narratori del secolo scorso, un intellettuale tutt’altro che banale, di cui questi “Racconti siciliani” forniscono un distillato prezioso.