Poco più di un mese fa fece scalpore la sospensione, da parte dell’Ospedale Cardarelli, dei pagamenti per il risarcimento alla famiglia Manzo, la cui figlia Arianna da 15 anni porta i segni indelebili di un errore medico che l’ha resa tetraplegica, sorda e quasi cieca. Entrata al Cardarelli ad appena 3 mesi per dei problemi respiratori, le venne disgraziatamente somministrato un farmaco assolutamente non adatto all’uso prolungato nei neonati.

Questo errore fatale le ha causato danni gravissimi e permanenti e l’ha resa totalmente dipendente dall’amorevole famiglia, che da allora si batte per ottenere un risarcimento che possa consentire alla piccola “bambina di legno” di vivere una vita dignitosa e di ricevere tutte le terapie e le cure necessarie per garantire la sua salute e il suo benessere. Il Cardarelli, tuttavia, ha chiesto e ottenuto una sospensione del pagamento del risarcimento che era stato condannato a versare.A seguito della manifestazione del13 maggio all’ingresso della Corte d’Appello di Salerno, il Presidente della Regione De Luca aveva incontrato la famiglia, promettendo che la regione si sarebbe tempestivamente occupata di aiutare la piccola Arianna, promesse diffuse anche via Social: “Verificheremo con il nostro ufficio legislativo e le strutture tecniche, l’ipotesi di un atto transattivo che possa dare da subito una risposta importante alla famiglia. In questa ipotesi, è evidente che sarà superato ogni iter giudiziario e si valuterà il contenuto dell’atto transattivo tenendo conto della sentenza di primo grado. La famiglia ha apprezzato e condiviso questa ipotesi di lavoro. Ci impegneremo nei prossimi giorni a concretizzarla.

Ad un mese da queste parole, ancora nessuna risposta o segno concreti sono arrivati da Palazzo Santa Lucia. Papà Eugenio, mamma Matilde e l’affettuoso fratello Mario, che non perdono di vista mai Arianna e che hanno dovuto stravolgere e sacrificare le loro vite per prendersi cura della ragazzina, sono ormai scettici circa la possibilità che le belle parole profuse dalla Regione e rilanciate dai Media possano tramutarsi a breve in atti concreti. Il sostegno materiale di un risarcimento sarebbe un segnale importante di attenzione delle istituzioni per un caso di malasanità del quale lo scorrere degli anni non riesce a cancellare l’onta.