Fine di un'era
Dimissioni Juve, Andrea Agnelli non è più il presidente: lascia l’intero Cda dopo inchieste e bilancio in rosso
Terremoto alla Juventus. Arrivano le dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione della società calcistica bianconera con Andrea Agnelli che da poche ore non è più il presidente dello storico club.
Dopo una giornata di indiscrezioni, in serata arriva l’ufficialità al termine di un Cda straordinario che si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 28 novembre alla Continassa. Lasciano in blocco il presidente Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e i membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood.
Un passo indietro che arriva a un mese dall’assemblea degli azionisti, in programma il 27 dicembre, con un bilancio da approvare comprensivo di ben 254 milioni di perdite. Un passo indietro che arriva anche dopo il coinvolgimento della società bianconera nell’indagine della Procura di Torino con l’accusa di falso in bilancio, oltre alle contestazioni della Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. Azioni che hanno spinto a rivedere il progetto di bilancio da approvare e far slittare per due volte l’assemblea degli azionisti.
La conferma arriva dalla stessa società in una nota: “I membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi”.
“Su proposta del presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti – si legge nella nota diffusa dalla società – tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico”. “Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite”. Il Consiglio “ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato”. Il cda della “Juventus proseguirà la propria attività in regime di prorogatio sino all’Assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023”.
SCANAVINO NUOVO DG, FEDELISSIMO DI ELKANN – Nominato direttore generale Maurizio Scanavino. Già amministratore delegato del gruppo editoriale Gedi, ruolo che manterrà, Scanavino, 49 anni, è molto vicino a John Elkann, numero uno di Exor, la holding degli Agnelli-Elkann che è l’azionista di maggioranza del club binaconero, di Stellantis e di Ferrari.
“Al fine di rafforzare il management della Società, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di conferire l’incarico di Direttore Generale al dott. Maurizio Scanavino. Inoltre, i membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi”.
Con Andrea Agnelli alla presidenza, dal 19 maggio 2010, la Juventus ha raggiunto il record di nove scudetti consecutivi, oltre a due finali di Champions perse e milioni e milioni di euro di passivo in bilancio.
seguono aggiornamenti
© Riproduzione riservata