Il terremoto per l'esecutivo conservatore
Dominic Raab si dimette, bufera sul vicepremier britannico e ministro della Giustizia: “Accuse di bullismo”

Una nuova grana per Rishi Sunak e il governo conservatore britannico: questa mattina ha rassegnato le dimissioni il vicepremier e ministro della Giustizia Dominic Raab.
Il passo indietro è arrivato con una lettera consegnata al primo ministro e poi pubblicata anche su Twitter. Nella giornata di giovedì 20 aprile era stato consegnato al premier Sunak il delicato rapporto interno da lui stesso commissionato sulle accuse di comportamento aggressivo e “bullismo” nei confronti di alcuni sottoposti avanzate contro il suo vice e ministro della Giustizia.
Indagine che era stata avviata a seguito di otto denunce riguardanti il comportamento di Raab quando era ministro degli Esteri, ministro della Brexit e durante una precedente esperienza al ministero della Giustizia.
Nella lettera pubblicata su Twitter Raab ha ammesso che nel rapporto sul suo comportamento vi sarebbero due accuse che non può negare, ma paradossalmente ha allo stesso tempo contestato i risultati dell’indagine, definendoli “imperfetti” e affermando che “costituiscono un pericoloso precedente per la condotta del buon governo“.
My resignation statement.👇 pic.twitter.com/DLjBfChlFq
— Dominic Raab (@DominicRaab) April 21, 2023
“Ho chiesto l’inchiesta e mi sono impegnato a dimettermi, se dovesse riscontrare qualsiasi tipo di prepotenza. Credo sia importante mantenere la mia parola“, ha spiegato Raab nella lettera di dimissioni. L’indagine, ha proseguito, “incoraggerà false denunce contro i ministri e avrà un effetto dissuasivo su coloro che guidano il cambiamento per conto del vostro governo e, in ultima analisi, del popolo britannico”. Raab sottolinea inoltre che il rapporto dell’avvocato Adam Tolley “ha respinto tutte le accuse mosse contro di me, tranne due”.
Nella sua lettera di dimissioni Raab si è detto “sinceramente dispiaciuto per qualsiasi stress o offesa involontaria che qualche funzionario ha provato, come risultato del ritmo, degli standard e della sfida che ho portato al ministero della Giustizia”. Raab sottolinea inoltre, come riporta il rapporto sul suo operato, che in quattro anni e mezzo non ha mai imprecato o gridato contro qualcuno, né tantomeno ha lanciato qualcosa o intimidito fisicamente qualcuno, né ha cercato intenzionalmente di sminuire qualcuno.
Secondo fonti interne a Downing Street citata della Bbc, il primo ministro britannico Rishi Sunak non avrebbe chiesto al suo vice Raab di dimettersi. Premier che ha accettato le dimissioni del ministro “con grande tristezza“. “È chiaro che ci sono state mancanze nel procedimento, che hanno colpito negativamente tutte le persone coinvolte“, ha scritto il capo del governo. “Dovremmo tutti imparare da ciò per gestire meglio simili questioni in futuro“, ha affermato Sunak.
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