Donald Trump l’ha bollata come “fake news”, ma l’inchiesta del New York Times sulle dichiarazioni dei redditi del tycoon e presidente Usa rischia di provocare un terremoto politico in vista delle elezioni del 3 novembre.

Trump, secondo l’indagine del NYT, avrebbe pagato nel 2016 e nel 2017, primi due anni della presidenza, solo 750 dollari di tasse, cifra “notevolmente inferiore alla maggior parte degli americani che lavorano”. Inoltre, non avrebbe pagato nulla per dieci degli ultimi 15 anni.

UN IMPERO A RISCHIO FALLIMENTO – Non solo. Altri dettagli fanno emergere chiaramente come l’immagine dell’imprenditore di successo sia in realtà molto più controversa: l’impero economico costruito dal padre del presidente, riunito nella Trump Organization, è pericolosamente a rischio. In particolare tutte le attività, che vanno dagli hotel al ramo immobiliare, sono in rosso e pericolosamente a rischio fallimento: il solo Trump Hotel di Washington, acquistato nel 2015, perde 55 milioni,

SPESE PERSONALI ‘PAZZE’ – Il New York Times inoltre ha rivelato come il tycoon abbia classificato come “spese aziendali” molte delle sue spese personali, beneficiando di un numero vastissimo di deduzioni, che il fisco statunitense chiede siano “ordinarie” e “necessarie”.

Tra queste spuntano quelle per il suo aereo privato, quelle per i campi da golf, anche 70mila dollari per il suo parrucchiere personale per lo show ‘The Apprentice’, i quasi 100mila per il make-up artisti di Ivanka Trump.  Oltre due milioni di dollari sono stati dedotti in tasse per la casa di Seven Springs, a nord di New York, un castello classificato da ‘The Donald’ come sede di lavoro.

Avatar photo