Le persone che in Italia hanno completato il ciclo vaccinale, prima e seconda dose, con preparati Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca sono oltre due milioni e 400mila, al 20 marzo 2021. Circa il 4% della popolazione. I dati sulle categorie sulle quali si è concentrata la prima fase della campagna mostrano già a questo punto gli ottimi risultati. Il Corriere della Sera ha scomposto i dati in un lungo articolo ripercorrendo il Report dell’Istituto Superiore di Sanità.

“A partire dalla seconda metà di gennaio (la campagna vaccinale in Italia di fatto è partita dopo l’Epifania, ndr) – scrive l’ISS nel report – si osserva un trend in diminuzione del numero di casi negli operatori sanitari e nei soggetti di età maggiore di 80 anni, verosimilmente ascrivibile alla campagna di vaccinazione in corso”. Un calo indicativo ma da considerare anche in relazione alle restrizioni.

Curva dei positivi tra gli operatori sanitari in giallo e nel resto della popolazione in nero. La linea nera spezzettata segna la partenza della campagna vaccinale, quella grigia l’inizio della somministrazione delle seconde dosi (fonte ISS)

La proporzione di casi tra operatori sanitari e il totale dei casi a novembre superava il 5%. Da metà di maggio la tendenza è in calo, “verosimilmente attribuibile al completamento del ciclo vaccinale in una buona percentuale di soggetti appartenenti a questa categoria”, scrive l’Iss. Tra il 22 febbraio e il 7 marzo ci sono stati 2.154 casi tra gli operatori sanitari, l’1% del totale. Molto meno letali se raffrontati a quelli presso la popolazione generale. Una differenza simile si apprezza anche analizzando i casi nella popolazione suddivisa per fasce d’età: tra over 80 e under 80.

L’ISS sottolinea “una notevole riduzione delle infezioni nonostante l’aumento dei contagi nella popolazione generale” tra medici e infermieri in Lombardia. Così come per gli ospiti delle RSA, dove il 90 per cento degli anziani ha ricevuto la prima dose, il calo delle infezioni è netto.

Le buone notizie arrivano anche dall’estero, ricostruisce ancora il Corriere. Israele ha vaccinato con la prima dose il 55,4% della popolazione e con la seconda il 48%. Uno studio di Nature ha rivelato come nelle persone di età pari o over 60, ci sono stati l’86% in meno di casi, il 73% in meno di malati critici, il 91% in meno di decessi. Un calo che si osserva anche in altre fasce di età. Anche nel Regno Unito i casi tra gli over 80 sono calati i casi del 95%, i decessi del 93%. Diminuzione del 91% dei casi nelle persone tra i 18 e i 69 anni e dell’87% i decessi. I numeri stanno crollando anche negli Stati Uniti. Uno studio del CDC ha riportato che i casi di contagio nelle case di cura sono diminuiti del 96%, i decessi dell’87%. I casi tra le persone tra i 18 e i 54 anni del 72%, i decessi dell’80%. Così come sono in calo i ricoveri delle persone pari o over 85 del 90%, più del 72% tra le persone tra i 18 e i 49 anni.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.