Una vita come dipendente Enel Green Power, poi la pensione, ma non il riposo dal lavoro. Mario Pisani, 73 anni, è tra la vittima più anziana dell’esplosione di Suviana, residente a San Marzano di Giuseppe (Taranto), ma per affari era spesso in trasferta in Italia e all’estero. Nell’impianto idroelettrico svolgeva il ruolo di consulente, a partita Iva, lavorava come supervisore, specializzato nel settore elettrico.

Una lunga esperienza nel campo che lo portava ancora a non abbandonare la sua professione, con la sua impresa si occupa di impianti: ottenuti gli appalti si trasferiva sul posto di lavoro. In passato, tra gli altri impieghi, si era occupato anche dell’inceneritore di Acerra. C’era anche suo figlio Matteo in prima linea con la società. Un decesso, quello di Pisani, che accende i riflettori sul tipo di contratti nell’impianto, e più in generale sulla tendenza delle azienda a rivolgersi a liberi professionisti, anche dopo il raggiungimento del fine-lavoro.

Cgil: “Cosa ci faceva un pensionato in un cantiere?”

“Che mondo del lavoro è questo?”.  La domanda è del segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, che nelle ore successive alla tragedia, non sapendo quali fossero le aziende a cui rispondevano gli operai esterni ha commentato con sgomento l’accaduto, una volta scoperto il decesso del pensionato, 73 anni, a partita IVA:  “Questa è l’Italia, questo è il mondo del lavoro… Cosa ci faceva Mario Pisani dentro un cantiere? Abbiamo bisogno di tenere insieme un settore che rischia di restare nella propria solitudine e rabbia. Ci aspettiamo una grande adesione allo sciopero, nelle fabbriche, negli uffici, nei luoghi di lavoro pubblici e privati… Una grande manifestazione. È il momento di dire basta. C’e’ un prima e c’è un dopo l’incidente di Suviana”. Da qui la decisione di Cgil e Uil di indire per domani a Bologna uno sciopero di 8 ore, per tutti i settori pubblici privati, dando appuntamento alla città alle 9 in piazza XX Settembre. “Una manifestazione che tiene insieme lo sgomento e la rabbia, per chiedere cosa sia successo, che contratti avevano i lavoratori in vario modo coinvolti in un cantiere Enel”.

Il ricordo di Mario Pisani lascia tre figlie cinque nipoti: “Era un uomo del fare”

Il suo comune, che disporrà il lutto cittadino, lo ricorda col sorriso. Una comunità di neppure 9 mila abitanti sconvolta, visto che anche un altro operaio, di 59 anni è recentemente stato ucciso a causa di una scarica elettrica in un cantiere stradale nella periferia di Taranto. “Sono momenti tragici, è incredibile che una comunità così piccola possa vivere due morti sul lavoro in un giorno” ha dichiarato il sindaco Francesco Leo. Mario era il presidente della Polisportiva calcio San Marzano, e già presidente del circolo tennis, che aveva riqualificato negli anni ’90.

“Aveva messo su una bella squadra, e rifatto i campi a sue spese. Era una bella persona, un uomo del fare. Molto disponibile – ricordano conoscenti ai microfoni del La Stampa -, non abbandonava mai il suo lavoro. Nell’ultimo periodo lo vedevamo poco”. Lascia tre figli e cinque nipoti.

Redazione

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