“Free Europe”. Europa libera, o Libera l’Europa. Dipende da come lo si interpreta. È il titolo del raduno dei partiti del gruppo Identità e Democrazia all’europarlamento, che si ritroveranno a Firenze questa domenica. I sovranisti europei, quelli tradizionalmente più euroscettici, che hanno spesso fatto campagne elettorali attaccando l’Unione Europea, convergeranno alla Fortezza da Basso nel capoluogo toscano per darsi un nuovo manifesto. I temi saranno lavoro, sicurezza e libertà, ma in realtà il vertice è un modo per contarsi, per serrare le fila in vista delle elezioni che l’anno prossimo potrebbero riservare scossoni sia all’interno della destra europea sia in tutto l’Europarlamento. A Firenze la Lega di Matteo Salvini sarà in prima linea, d’altronde è la guida del raggruppamento con più di un terzo della truppa parlamentare.

Nonostante le promesse, però, non ci saranno gli altri leader più importanti, come Marine Le Pen o il fresco vincitore del voto nei Paesi Bassi Geert Wilders. Insieme al portoghese Andrè Ventura, interverranno solo tramite video davanti alla platea sovranista, che secondo le attese degli organizzatori dovrebbe toccare quota duemila persone. A confermare sono state le delegazioni di 13 Paesi, con pochi nomi di peso come il tedesco di Afd, Tino Chrupalla, il bulgaro Kostadin Kostadinov e il giovane leader di Rassemblement National, il francese Jordan Bardella.

Non ci sarà neanche il premier ungherese Viktor Orban, spina nel fianco dell’Unione, che ha ribadito il suo ‘no’ al possibile ingresso dell’Ucraina nell’Ue e che rischia di porre in stallo il Consiglio europeo di dicembre. Orban, intanto, tentenna anche sul posizionamento nella prossima legislatura: ancora non ha scelto dove collocarsi con il suo partito Fidesz, se con la Lega e l’Afd, o con i conservatori dell’Ecr di Giorgia Meloni. Nel frattempo, il presidente del gruppo ID, l’europarlamentare leghista Marco Zanni, ha promesso che la Lega sarà pronta “a essere protagonista del cambiamento anche in Europa”, ricalcando leitmotiv già risuonati in Italia, con risultati discutibili. E mentre Firenze si prepara ad accogliere la convention, sono previste alcune contro manifestazioni di protesta che rischiano di alimentare tensioni nella giornata di domenica. Con tutte queste assenze e con pochi leader di peso presenti, Free Europe rischia di essere un flop. Basta poco per passare dall’essere un cantiere nero, come è stato definito da alcuni commentatori, al ritrovarsi in poche centinaia tra euroscettici, anti-migranti, anti-Islam, sovranisti e sostenitori storici di Vladimir Putin.