Cronaca
Ex Ilva, blitz della finanza negli uffici di Arcelor Mittal: sequestrati i documenti
Perquisizioni e sequestri di documenti sono in corso questa mattina da parte della guardia di finanza negli uffici di Taranto di Arcelor Mittal nello stabilimento dell’ex Ilva, la multinazionale franco-indiana dell’acciaio. L’intervento è stato disposto su delega della procura di Taranto nell’ambito dell’inchiesta avviata dai magistrati dopo l’esposto presentato dai commissari straordinari dell’ex Ilva.
L’INCHIESTA A TARANTO – La procura pugliese nei giorni scorsi ha aperto un fascicolo che vede come ipotesi di reato l’articolo 499 del Codice penale, distruzione di materie prime e di mezzi di produzione con danno all’economia nazionale, oltre all’appropriazione indebita. Quest’ultima ipotesi fa riferimento alla denuncia dei commissari di Ilva in cui sostengono che l’azienda abbia svuotato il magazzino siderurgico rispetto alla merce che vi era al momento della consegna.
La finanza su delega dei magistrati sta acquisendo la documentazione, anche in forma digitale, di quanto ha attinenza sul movimento di merci, ordini ma anche sullo stato di manutenzione degli impianti. L’inchiesta è coordinata dal procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo, con l’aggiunto Maurizio Carbone e il pm Mariano Buccoliero.
SOSPESO LO SPEGNIMENTO DELL’IMPIANTO – Ieri sera, mentre le rappresentanze dei lavoratori di Arcelor Mittal erano ricevuti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è intanto arrivato l’annuncio della società di sospendere la procedura di spegnimento dell’impianto ex Ilva in attesa della sentenza sul ricorso d’urgenza presentato dai commissari. La notizia è stata comunicata alle Rsu di Taranto.
IL BLITZ ANCHE A MILANO – Anche la sede milanese di Arcelor Mittal è stata oggetto questa mattina di perquisizioni da parte della guardia di finanza per l’acquisizione di documenti. L’operazione rientra nell’inchiesta aperta dalla procura meneghina sul caso dell’ex Ilva: il fascicolo dei magistrati milanesi al momento è senza indagati ed ipotizza i reati aggiotaggio informativo e una fattispecie di reato fallimentare regolato dall’articolo 232 della legge fallimentare, comma 2.
© Riproduzione riservata