I carabinieri del Noe di Roma, del Nucleo sulla sicurezza sul lavoro e del Comando provinciale stanno effettuando da questa mattina una ispezione nello stabilimento siderurgico ArcelorMittal di Taranto, su delega della procura pugliese, dopo le indagini avviate a seguito dell’esposto dei commissari straordinari dell’Ilva. Le verifiche in corso da parte dei militari riguardano le operazioni di bonifica nello stabilimento, le attività di manutenzione eseguite fino ad oggi, le condizioni di sicurezza sul lavoro e la situazione generale in fabbrica.

L’INDAGINE – Da fonti giudiziarie, scrive l’Ansa, si apprende che l’attenzione dei carabinieri di Roma e Taranto è focalizzata su “un attento controllo dell’area a caldo”. L’indagine in corso mira infatti ad accertare se vi sia stato un depauperamento delle materie prime e se gli impianti rappresentano un pericolo per gli operai.

LA PROTESTA DELL’INDOTTO – Intanto le ditte dell’indotto, che rivendicano il pagamento delle fatture, continuano per il quinto giorno consecutivo a presidiare i cancelli dell’impianto siderurgico chiedendo ad ArcelorMittal di rispettare gli accordi.

LE PAROLE DEL MINISTROSergio Costa, il ministro dell’Ambiente, intervenendo ad Agorà su RaiTre ha spiegato che “ArcelorMittal rispetta il piano ambientale. Questo va detto. Tanto è vero che lo scudo non ha nessun senso per semplice motivo che sta rispettando quello che doveva fare. Quindi dal punto di vista ambientale lo sta rispettando. Poi è chiaro che noi chiediamo di più”.

Redazione

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