Nicolò Petrone, 31 anni, amministratore delegato di 1000Farmacie, rappresenta una nuova generazione di imprenditori che, dopo esperienze internazionali, sceglie di tornare e investire nel Sud Italia. La sua azienda, un marketplace digitale che connette farmacie e parafarmacie con oltre un milione di clienti, ha sede a Napoli e genera vendite annualizzate superiori ai 45 milioni di dollari.

Il suo percorso inizia con una scelta obbligata: “Volevo capire cosa significasse lanciare un’azienda da zero, ma Napoli non offriva le stesse opportunità delle grandi capitali dell’innovazione.” Così si trasferisce negli Stati Uniti, prima a San Francisco e poi a Charlotte, dove partecipa al lancio di Medici, una fintech dedicata a soluzioni per banche e assicurazioni. Il ritorno a Napoli non è solo una scelta sentimentale, ma anche strategica.

Il ritorno a Napoli

Nel 2019 fonda Shabosh con l’amico Raimondo Raffi, ingegnere di automazione. La startup brevetta una lavastoviglie compatta sotto i 160 dollari, raccogliendo oltre 500.000 euro di investimenti, soprattutto dagli USA. Nel 2020 nasce 1000Farmacie, fondata insieme a Mohamed Younes e Alberto Marchetti: una piattaforma che permette di trovare prodotti parafarmaceutici al miglior prezzo nel punto vendita più vicino. Il progetto attira oltre 24 milioni di dollari da fondi italiani ed esteri.

La tradizione

L’eredità imprenditoriale di Petrone è profonda. Suo nonno ha fondato il Petrone Group, un pilastro della distribuzione farmaceutica in Italia, che con il tempo si è espanso grazie alla guida del padre Raffaele e degli zii Massimo e Pierluigi. Questa tradizione familiare ha influenzato Nicolò, che ha saputo attingere dalle radici imprenditoriali per innovare nel settore farmaceutico, combinando esperienza e nuove tecnologie per creare modelli di business più efficienti e accessibili. Fare impresa a Napoli oggi significa affrontare opportunità e sfide. La città ha sempre avuto un tessuto imprenditoriale vivace, ma ostacoli strutturali e burocratici hanno spesso frenato il pieno sviluppo del suo potenziale. Un segnale positivo arriva dal supporto agli investimenti pubblici e privati: CDP ha istituito fondi dedicati al Sud Italia per incentivare la nascita di nuove realtà imprenditoriali.

Un caso emblematico è quello di Unobravo, startup di successo nata a Napoli con il sostegno di CDP, dimostrando che il talento e le idee non mancano, ma necessitano di un ecosistema solido per crescere. “Napoli ha tutte le potenzialità per diventare un hub per settori avanzati come il mio, ma servono investimenti continui e una mentalità imprenditoriale che punti a costruire piuttosto che a fuggire”, afferma Petrone. Se tutti scegliessero di lasciare Napoli per poli più internazionali, nel territorio rimarrebbe ben poco. Per questo, la mia intenzione e quella della mia famiglia è di mantenere un hub storico a Napoli, sostenendo il territorio e contribuendo alla crescita economica locale. L’obiettivo è attrarre sempre più talenti che scelgano di spostarsi da Milano a Napoli, piuttosto che il contrario. Vogliamo dimostrare che fare impresa nel Sud non solo è possibile, ma può essere una scelta vincente per il futuro dell’innovazione italiana”.

Eugenio Izzo

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