Federico Moccia si laurea con una tesi su Federico Moccia. Lo scrittore, sceneggiatore e regista romano ha postato sui social una fotografia con la corona d’alloro e un’altra con la sua tesi. “Vorrei condividere con voi questo mio risultato: mi sono laureato in lettere moderne!”, ha scritto nel suo post. E sulla copertina del lavoro finale si legge: “Due visioni comparate dell’amore: Jack London e Federico Moccia, differenze e affinità di stile, visione e ispirazione attraverso il tempo”. Il voto: 107 su 110.
Moccia si è laureato all’Università degli Studi Guglielmo Marconi. Ha 59 anni. Ha spiegato che la scelta dell’argomento è stata soprattutto ispirata dall’influenza che lo scrittore statunitense ha esercitato su di lui fin da quando era giovanissimo. “La cosa più bella è stato ringraziare l’autore che mi ha fatto innamorare della scrittura: Jack London con il suo romanzo Martin Eden. Io avevo 13 anni. E dopo tanto tempo l’ho ringraziato in un modo speciale, con la mia tesi. E sono contento perché ho trovato dei professori speciali, hanno ascoltato la discussione della mia tesi divertendosi, vedendo le difficoltà di due scrittori che in tempi diversi parlavano d’amore e che all’inizio non hanno trovato una casa editrice e alla fine hanno incontrato il successo”.
A divertirsi non soltanto i professori in seduta di laurea: sui social è esplosa una vera e propria ondata di ironia. Per la tesi dello scrittore su sé stesso, in primis, e per l’accostamento a un mito della letteratura come Jack London. “Vorrei avere la stessa autostima di Federico Moccia che scrive una tesi su se stesso”, si legge in un post. “Jack London perché comunque Federico Moccia voleva rimanere umile”, in un altro. “La mia scala del ridicolo andrà da 0 a Federico Moccia, che si laurea mettendo nella stessa frase il suo nome e quello di Jack London”, il commento più duro di un altro utente.
Moccia è esploso come autore con Tre mesi sopra al cielo, un romanzo adolescenziale pubblicato nel 1992, un teen drama si direbbe oggi. Un fenomeno clamoroso, che raccontava di due adolescenti romani cresciuti in due ambienti molto diversi. Il libro prese a circolare prima in fotocopie. È diventato un cult nel 2004, quando è stato realizzato il film diretto da Luca Lucini e interpretato da un giovane Riccardo Scamarcio e da Katy Saunders. Il libro venne ristampato. Successivamente è uscito il sequel Ho voglia di te, anche questo diventato un film con la sceneggiatura scritta dallo stesso Moccia. Stessa sorte per i romanzi Scusa se ti chiamo amore, Scusa se ti voglio sposare, Amore 14, diventati tutti dei film.
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