La decisione
Firenze, a Sara Funaro l’eredità di Nardella: così il Pd rinnega le Primarie

A Firenze lo sapevano tutti: Sara Funaro sarebbe stata la candidata alla successione di Dario Nardella alle prossime elezioni di giugno e il sindaco sarà candidato alle elezioni europee che si terranno nella stessa data. Per ottenere questo risultato, il Partito democratico ha gettato alle ortiche le primarie e una consultazione autentica con gli alleati, in particolare con Italia Viva.
La vicenda
Per sancire questo segreto di Pulcinella della politica ed eludere le primarie che avrebbero rischiato di mandare tutto il piano a carte quarantotto, il Pd ha avviato una consultazione tra i “cosiddetti” saggi e si è affidato all’assemblea. Lunedì sera l’81% dei 170 votanti ha espresso parere favorevole alla candidatura a sindaca di Funaro e a un’alleanza vasta che terrà insieme la sinistra radicale, da sempre contraria alle scelte un tempo caratterizzanti la proposta riformista di governo (ad esempio il potenziamento dell’aeroporto) – Verdi, +Europa, Volt, Psi, Movimento di azione laburista e Azione – che sembra soddisfatta per aver ottenuto un posto nella futuribile giunta Funaro. Ci sono voluti mesi perché il principale partito di governo della Toscana trovasse il modo di sancire ufficialmente un patto siglato tanto tempo fa tra Dario Nardella ed Emiliano Fossi: alla vigilia delle elezioni politiche Nardella avrebbe garantito all’allora collega di Campi Bisenzio un seggio sicuro alla Camera dei Deputati in cambio di un posto in lista per le Europee e la possibilità di indicare chi avrebbe preso il suo posto nella Sala di Clemente VII. Così quando verso mezzanotte, dopo tre ore di interventi, si è votato, nessuno ha espresso sorpresa, molti invece hanno provato sollievo per la fine di una telenovela che probabilmente aveva stancato anche il più nardelliano dei presenti in sala.
Il caso di Cecilia Del Re
Chi ancora mostra un po’ di riottosità è Cecilia Del Re, ex assessora defenestrata da Nardella in ossequio alla nuova era schleinaiana e alle logiche spartitorie di cui sopra: “Nei prossimi giorni ci confronteremo. Non è più Cecilia Del Re e basta, ma una comunità di iscritti, un’area bellissima. E ci auguriamo maggior dialogo e confronto con il partito democratico e i suoi vertici, per fare un percorso insieme. Continueremo a dialogare, poi vedremo”, ha sottolineato Del Re. Intanto Sara Funaro, abile finora a mantenere un profilo bassissimo, ha usato parole chiare innanzitutto per rintuzzare gli attacchi della ex collega: “Ho sempre sostenuto che fare il sindaco di Firenze deve essere un sogno e non un’ossessione. E che, quando fai parte di una comunità, devi rispettarne le regole democratiche”, ha detto senza giri di parole “È con questo spirito che mi metto a disposizione: con la mia storia e il mio impegno, con la forza delle nostre idee e delle azioni che abbiamo compiuto in questi anni, nei quali sono spesso venuta a contatto con la parte più vulnerabile e sofferente della nostra città. Da lì dobbiamo cominciare, mettendoci all’altezza degli occhi delle persone perché la sinistra serve se cambia le vite di chi ne ha più bisogno. Questa deve essere la nostra missione, recuperando la storia bellissima della nostra città”. A Emiliano Fossi, segretario regionale, il compito di simulare un’apertura verso nuovi possibili alleati, ovvero Italia Viva. Scelto il candidato sindaco, definito il quadro delle alleanze con un’apertura a sinistra che mina nei fatti la possibilità di governare la città, Fossi ha ricordato a Repubblica che: “L’idea è di costruire un’alleanza più inclusiva possibile. Non ci sono pregiudiziali su nessuno, nemmeno su Italia Viva. Il tempo per approfondire il confronto c’è”.
Il ruolo delle Primarie
Per quanto riguarda le primarie decisive in tante occasioni per risolvere questioni dirimenti in casa democratica (Schlein lo sa bene) Fossi ha ricordato che “le primarie si fanno se ci sono certe condizioni: se il partito, con maggioranza qualificata, esprime contrarietà le primarie non si fanno. Vale per Firenze e per ogni altra città d’Italia”. Parole che ricordano molto la fattoria degli animali di Orwell. “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali di altri”. Italia Viva, che da mesi invitava il Pd a un confronto sui temi, risponde su Twitter con Matteo Renzi: “A Firenze il Pd rinnega le primarie. E sceglie la candidatura alleandosi con la sinistra radicale: sarà interessante leggere il programma sull’aeroporto, sullo stadio, sui servizi pubblici. Sabato racconteremo con Stefania Saccardi, perché noi la pensiamo in un altro modo. Ma proprio in un altro modo”.
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